Strage di Rigopiano, la sentenza della Cassazione: definitiva la condanna per l'ex prefetto. Nuovo processo per sei dirigenti regionali
Il 18 gennaio del 2017 nella località turistica dell'Abruzzo morirono 29 persone a causa di una valanga che travolse un hotel
Conferma della condanna per l'ex prefetto di Pescara e nuovo procedimento per gli altri imputati. La decisione della Cassazione sulla tragedia di Rigopiano.
Come si ricorderà 18 gennaio del 2017 nella località turistica dell'Abruzzo (in provincia di Pescara) morirono 29 persone a causa di una valanga che travolse un hotel.
LA TRAGEDIA RIEPILOGATA IN DUE MINUTI:
La strage della valanga sull'hotel, cosa ha deciso la Cassazione
Come riportano le due televisioni del nostro gruppo Netweek sull'Adriatico, Telemax Abruzzo ed èTVMarche i capi d’accusa di disastro colposo e omicidio colposo in concorso, esclusi in primo e secondo grado, sono stati nuovamente considerati in un secondo processo in Corte d’Appello a Perugia, con il coinvolgimento di altre figure, tra Prefettura e Regione Abruzzo, assolte nei primi due gradi di giudizio.
Ma non solo: sotto la lente di ingrandimento anche la carta valanghe che mancava e quindi ecco la chiamata a nuovo processo anche per i dirigenti regionali della Protezione Civile (tema sul quale le parti civili temono la prescrizione), oltre al rigetto di tutti i ricorsi degli imputati.
Che è in sostanza un ritorno alla prima ipotesi accusatoria della Procura di Pescara dei Pm Andrea Papalia e Anna Benigni.
Cosa ha deciso la Cassazione
Diventa definitiva la condanna ad 1 anno 8 mesi per l’ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo, accusato di rifiuto di atti di ufficio e falso.
Appello bis invece per sei dirigenti della Regione Abruzzo all’epoca dei fatti, che era stati assolti nei due precedenti gradi di giudizio. I giudici della Cassazione hanno disposto un nuovo processo di appello anche per l’ex sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta. La Suprema corte ha disposto il processo dinanzi ai giudici della corte d’Appello di Perugia.
Nuovo processo di secondo grado anche per cinque dirigenti della Provincia e per un tecnico del comune all’epoca dei fatti. Per loro però, così come per il sindaco, potrebbe arrivare la prescrizione delle accuse. Confermata invece la condanna all’ex gestore dell’hotel Bruno Di Tommaso.