Ora è caccia all'uomo

Torna dal marito violento, ma lui non è cambiato: ustionata in volto e accoltellata

E' successo vicino a Lecce. Anche a Pavia e Reggio Emilia due strazianti vicende di violenza sulle donne

Torna dal marito violento, ma lui non è cambiato: ustionata in volto e accoltellata
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Era tornata a vivere con il marito violento, ritirando tutte le denunce a suo carico, nonostante i precedenti per maltrattamenti in famiglia. Forse, in cuor suo, sperava che in qualche modo fosse cambiato, ma così non è stato. La donna, 32 anni e residente a Galatone (in provincia di Lecce, Puglia), è ora ricoverata in rianimazione all'ospedale Perrino di Brindisi. Il marito, dopo averle gettato alcol in viso, prima le ha dato fuoco e poi l'ha accoltellata due volte. Adesso è in fuga e i carabinieri sono sulle sue tracce.

Oltre alla tragica vicenda avvenuta in Salento, anche a Pavia (Lombardia) e Reggio Emilia (Emilia Romagna) negli ultimi giorni si sono verificati altri due strazianti episodi di violenza sulle donne.

Galatone, 32enne ustionata in viso e accoltellata dal marito

Una brutale violenza avvenuta all'interno delle mura di casa, situata in via Cellini a Galatone, nel Salento, dove una 32enne del posto è stata aggredita ferocemente dal marito.

L'uomo, anch'egli 32enne ma di origini marocchine, le ha prima gettato sul viso dell'alcol, dandole fuoco con l'accendino, per poi accoltellarla un paio di volte al volto e alla pancia. La donna, prima che succedesse qualcosa di peggio, è riuscita a scappare correndo verso la vicina casa della madre. Da lì la richiesta di soccorso al 118 e alle forze dell'Ordine.

E' successo ieri pomeriggio, lunedì 29 maggio 2023. La 32enne, dopo quanto accaduto, è stata immediatamente portata in codice rosso nel centro grandi ustionati Perrino di Brindisi dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico. Ora è ricoverata in rianimazione. Le sue condizioni restano stazionarie.

Il marito, invece, dopo la violenza sulla moglie, è fuggito con l'auto di famiglia senza lasciare tracce. I carabinieri ora lo stanno cercando, ma temono che abbia lasciato l'Italia.

La casa in via Cellini è stata posta sotto sequestro. Le indagini portate avanti dai carabinieri di Galatone e di Gallipoli hanno fatto emergere un quadro piuttosto drammatico. Il 32enne marocchino era già stato arrestato in flagranza per maltrattamenti in famiglia ed è colpito da divieto di avvicinamento.

La moglie, tuttavia, nei giorni scorsi aveva ritirato tutte le denunce ed era tornata a vivere con lui. Non si sa il motivo di una tale decisione: probabilmente sperava che il marito fosse cambiato e avesse perso quel suo animo violento. Purtroppo non è stato così. Poco tempo dopo essere tornata con lui, la brutale aggressione con l'alcol, l'accendino e il coltello.

Le autorità sono sulle tracce dell'uomo, che ha preso l'auto Lancia Y della moglie e un borsello con del denaro. Le ricerche si sono subito allargate, non interessando più soltanto Galatone e dintorni, ma praticamente tutto il suolo nazionale. Stazioni ferroviarie, porti e aeroporti sono stati avvisati.

Ospita l'ex in casa, ma lui la stordisce con la candeggina e la violenta

Oltre al dramma avvenuto nel Leccese, altre due strazianti storie di violenza sulle donne sono avvenute in questi ultimi giorni. La prima che vi raccontiamo si è verificata a Pavia (Lombardia).

Qui, come raccontato da Prima Verona, nella notte tra il 26 e il 27 maggio 2023, un 40enne veronese ha chiesto ospitalità in casa della sua ex, ma poi l'ha stordita con la candeggina e ne ha abusato sessualmente.

L'uomo, originario della Repubblica Dominicana, ma residente a Verona, lo scorso venerdì aveva raggiunto la sua ex fidanzata 37enne (con cui aveva avuto una storia fino al 2022) nella sua abitazione di Pavia. Il 40enne le aveva quindi chiesto di ospitarlo per una notte.

Una volta in casa, sotto l’effetto di droghe, l’avrebbe minacciata con un coltello da cucina e costretta a subire atti sessuali; inoltre le avrebbe premuto sul viso un indumento imbevuto di candeggina.

Solo la sera dopo, sabato 27 maggio, una pattuglia dei Carabinieri è stata fermata dall’uomo, in via Vigentina, che si trovava ancora in compagnia della donna, che non voleva fare ritorno a casa.

La donna è riuscita solo in un secondo momento a riferire ai militari le ragioni del suo disagio, riferendo loro dell’aggressione subita il giorno prima e, una volta raggiunto l’Ospedale, ha completato il racconto parlando anche della violenza sessuale subita.

Il 40enne, già noto alle forze dell’ordine, è stato sottoposto a fermo dai Carabinieri della Compagnia di Pavia per violenza sessuale aggravata e associato presso la casa circondariale di Pavia.

Minaccia e strangola l'ex perché non accetta la fine della loro storia

Anche a Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia (Emilia Romagna), è avvenuta un'altra brutale aggressione nei confronti di una donna. E' successo mattina del 27 maggio scorso. Come raccontato da Prima Reggio Emilia, un 32enne di origini marocchine è stato arrestato per aver tentato di uccidere l'ex fidanzata con cui aveva avuto una breve relazione.

Il 32enne, infatti, al rifiuto della donna di incontrarlo ha deciso di attendere la vittima vicino l’ascensore di casa. Qui, al suo arrivo l'ha sorpresa alle spalle con un coltello, obbligandola a salire nell’appartamento senza fiatare. La donna, terrorizzata, e nel timore che lui potesse farle del male, lo ha assecondato.

Giunti in casa l’uomo ha dato in escandescenza scaraventando a terra elettrodomestici e dando calci ai mobili, e al tentativo della vittima di fuggire, l'ha bloccata dicendole testualmente: "tu da qui non esci viva", offendendola e percuotendola con schiaffi e pugni al volto. Alle urla della donna, nel tentativo di chiedere aiuto, il 32enne l'ha picchiata ancora più forte, tappandole la bocca e tentando di strangolarla.

Solo l’arrivo dei carabinieri della stazione di Bibbiano, invitati sul posto dal 112 allertato a sua volta da un passante, che ha segnalato urla provenienti dall’appartamento, hanno messo fine all’incubo vissuto dalla donna, la quale aprendo la porta, alla vista degli uomini in divisa si è sentita libera e salva.

La donna ha raccontato subito l’accaduto ai militari che hanno notato nell’immediato il volto tumefatto e rosso della donna e hanno richiesto prontamente l’intervento dei sanitari che successivamente hanno trasportato la donna in ospedale per le cure, giudicandola guaribile in 15 giorni.

I carabinieri hanno poi rinvenuto il coltello utilizzato dal 32enne per minacciare la vittima sul divano, occultato da una felpa di colore scuro. Alla luce di quanto emerso e data la flagranza di reato, hanno arrestato l’uomo in ordine ai citati riferimenti normativi violati il quale al termine delle formalità di rito veniva ristretto a disposizione della Procura reggiana.

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