A Torino

Torna a scuola a 56 anni per conseguire la maturità, ma la malattia stronca il suo sogno: i compagni si diplomano per lui

Pasquale De Filippo si è spento prima che riuscisse a prendere il diploma da Perito Agrario. Ma ora, con l'aiuto dei compagni, ha raggiunto il suo obiettivo

Torna a scuola a 56 anni per conseguire la maturità, ma la malattia stronca il suo sogno: i compagni si diplomano per lui
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Un titolo di studio mai ottenuto da ragazzo e per il quale era disposto a tutto pur di raggiungerlo. Nonostante avesse già passato i 50 anni d'età, si era voluto mettere d'impegno per coronare il suo grande sogno: prendere il diploma di scuola superiore. Per questo motivo Pasquale De Filippo si era iscritto alla Cpia di Asti all'indirizzo di Perito Agrario. Il suo nuovo percorso di studi, però, è stato compromesso da una grave malattia, la quale, alla fine, non gli ha lasciato alcuno scampo.

Una volta giunto il momento della maturità, tuttavia, i suoi compagni di classe hanno voluto compiere un gesto di vera amicizia: tutti insieme, infatti, nel ricordo del suo entusiasmo, hanno deciso di prendere il diploma per lui.

A scuola a 56 anni per conseguire la maturità, una malattia stronca il suo sogno

Pasquale De Filippo, come raccontato da Prima Torino, nonostante avesse superato i 50 anni, aveva deciso di rimboccarsi le maniche per coronare un suo sogno: prendere il diploma di scuola superiore. Si era così iscritto alla Cpia di Asti per poter diventare un Perito Agrario.

Pasquale, conosciuto da tutti come Lino, è purtroppo morto il 19 gennaio 2022, a soli 56 anni, molto prima di conseguire la maturità. Una grave patologia ha stroncato purtroppo la possibilità di raggiungere un obiettivo tanto ambito e per il quale aveva chiesto ai professori di seguire le lezioni online mentre si sottoponeva alle cure.

Ma ecco però che, tutt'a un tratto, la tragica storia di Lino giunge a una svolta: i compagni di classe, nel ricordo del suo entusiasmo e della sua perseveranza, hanno deciso di prendere il diploma per lui.

Un banco vuoto e 15 adulti, molti dei quali poco più giovani di Pasquale, che hanno parlato a nome del compagno. Un momento triste e bellissimo allo stesso tempo, una promessa tra chi ha condiviso la scelta di tornare a studiare da adulti, tra mille sacrifici e mille paure, per alcuni un ringraziamento postumo a Pasquale, sempre in grado di infondere coraggio ai compagni, soprattutto a chi in preda all'insicurezza e alla stanchezza si ritrovava a volte a pensare di mollare gli studi.

Grazie al supporto dei due dirigenti scolastici coinvolti (Davide Bosso, direttore del Cpia, e Renato Parisio, dirigente dell’Istituto Penna) i corsisti hanno quindi conseguito l’esame di maturità al posto di Pasquale.

L'esame è stato in realtà una simulazione (la legge non consente di fare diversamente), gli studenti che hanno preso la parola si sono cimentati in un racconto interamente dedicato alla vita del compagno e ai suoi desideri, un vero e proprio omaggio a lui e alla sua famiglia (Lino era sposato, con figli, e nonno di due nipotini). 

Lino diplomato "ad honorem alla memoria"

Di Lino, diplomato "ad honorem alla memoria", resta ora un ricordo vivido e commosso che lascia spazio ad una volontà precisa ben espressa da Mario Malandrone, insegnante del Cpia e consigliere comunale:

"E ora di una cosa son convinto, mi piacerebbe su quel banco che stava a destra guardando la cattedra...lasciato vuoto per un po' di tempo in onore di Pasquale, mi piacerebbe appendere sulla parete il tuo diploma: Lo chiederò al Penna. Mi piacerebbe poi appendere un piccolo quadro con su scritto: 'Qui sedeva Lino, uno studente che si diede la possibilità di tornare a studiare, ci credeva. La vita sa essere a volte crudele e ha interrotto il suo sogno di vivere, di diplomarsi. Ma Pasquale non si è arreso e ha vissuto in tutti i suoi compagni che hanno preso il diploma grazie ad il suo esempio'".

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