Sette morti sul lavoro in poche ore: un folgorato raccogliendo ciliegie, uno travolto dal trattore e un altro da un sacco di zucchero
Nel Bresciano un enologo è morto schiacciato dentro un macchinario. Tre operai, tra Calabria e Friuli, hanno perso la vita per una caduta dall'alto
Anche ieri, mercoledì 7 giugno 2023, è stata una tragica giornata di mortali incidenti sul lavoro. In sette hanno perso la vita tra le province di Caserta (Campania), Brescia (Lombardia), Udine (Friuli Venezia Giulia), Asti (Piemonte). Questa mattina, 8 giugno, invece, un operaio è morto a Cuneo (Piemonte) e altri due a Vibo Valentia e Cosenza (Calabria). Nel territorio campano un pensionato 66enne è morto per una fatalità improvvisa: il lavoratore, infatti, è rimasto folgorato dopo che con la scala di alluminio, usata per raccogliere ciliegie, ha toccato i cavi della corrente. Nella regione piemontese, invece, un magazziniere 59enne ha perso la vita dopo essere stato travolto da un sacco di zucchero di oltre 1.200 kg.
Operaio muore travolto da un sacco di zucchero da 1.200 kg
Proprio questa mattina, giovedì 8 giugno 2023, a Busca, in provincia di Cuneo (Piemonte), come raccontato da Prima Cuneo, un magazziniere di 59 anni è morto dopo che si è ferito gravemente mentre lavorava alla "Granda Zuccheri" (azienda che opera dal 1937 nel confezionamento e nella vendita in Italia e all’Estero di tutti i tipi di zucchero) situata in Via Laghi di Avigliana 207.
Stando alla ricostruzione dei fatti il 59enne ha perso la vita dopo essere stato travolto da un sacco di zucchero di oltre 1.200 chili. Le cause dell'incidente sono ancora in fase di accertamento. L'azienda, al momento, non rilascia dichiarazioni in merito al fatto accaduto. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, impegnati nelle operazioni di rianimazione dell’uomo e i Vigili del Fuoco con le squadre di Busca.
Calabria, due operai morti in poche ore
Sempre nella giornata odierna a Gerocarne, in provincia di Vibo Valentia (Calabria), come raccontato dalla TgR, Vito Farina, operaio 54enne di Soriano, che stava lavorando presso le officine meccaniche Tassone, è morto dopo essere tragicamente precipitato da una pedana alta più di 3 metri.
A dare l’allarme sono stati i colleghi della vittima che hanno immediatamente attivato i soccorsi sanitari del 118 di Soriano Calabro. Il medico e gli operatori giunti sul posto hanno cercato di rianimare l’operaio, allertando contemporaneamente la centrale operativa per richiedere l’intervento dell’elisoccorso, ma i tentativi si sono rivelati vani.
Sulla dinamica dei fatti sono in corso gli accertamenti delle forze dell'Ordine per cercare di come si è verificato il tragico incidente mortale.
Anche nella provincia di Cosenza, questa mattina, è morto Marco Romeo, operaio di 41 anni e residente ad Altromonte. Il 41enne stava lavorando all'interno di un capannone industriale nella frazione Faidula di San Lorenzo del Vallo.
All'improvviso, per motivo ancora da accertare da parte dei carabinieri di San Marco Argentano, sarebbe caduto dal tetto su cui stava operando facendo così un volo di diversi metri. Anche in questo caso l'intervento dei sanitari non ha potuto far altro che constatare il decesso del 41enne. L'inchiesta sull'incidente è coordinata dalla Procura di Castrovillari.
Con la scala tocca per sbaglio i cavi dell'alta corrente: morto folgorato
La strage quotidiana degli incidenti sul lavoro, purtroppo, non si è arrestata nemmeno nella giornata di ieri, mercoledì 7 giugno 2023. La prima tragica vicenda si è verificata a Castel di Sasso, provincia di Caserta (Campania).
Verso le 8,30 del mattino, in un fondo agricolo di una terza persona, un pensionato di 66 anni di Valle di Maddaloni, ma che ancora si teneva occupato con alcuni lavori, ha perso la vita per un'improvvisa fatalità.
Il 66enne, infatti, è morto mentre stava raccogliendo ciliegie per sé e la sua famiglia. La scala di alluminio, alta 7 metri, mentre la stava spostando da un punto all'altro del campo, ha inavvertitamente inforcato i cavi dell'alta tensione, rilasciando a terra una scarica elettrica di almeno 20mila volt. Una quantità di corrente elettrica che non gli ha lasciato alcuno scampo. Il 66enne è infatti rimasto folgorato all'istante.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Formicola, in provincia di Caserta, insieme al personale del 118 e agli ispettori dell’ASL casertana dell’Unità operativa prevenzione luoghi di lavoro. La salma è ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’ispezione esterna, dopodiché sarà riconsegnata alla famiglia. La procura di Santa Maria Capua Vetere non ha disposto l’autopsia. Al momento non vi sono riconducibilità a responsabilità di terzi.
50enne muore schiacciato dentro un macchinario
Anche a Cazzago San Martino, provincia di Brescia (Lombardia), nel pomeriggio di ieri un lavoratore ha perso la vita mentre stava operando in un'azienda vitivinicola. Come raccontato da Prima Brescia, la tragedia è avvenuta all'interno dell'attività Monte Rossa in via Per Ospitaletto.
La chiamata al 112 è scattata all'improvviso alle 14,48. Sul posto si sono precipitate l'ambulanza dei Volontari Bornato e un'auto medica, ma anche i Vigili del fuoco, i carabinieri della stazione di Cazzago e i tecnici di Ats.
L'intervento dei sanitari, infatti, è stato reso necessario per prestare rapido soccorso a Massimiliano Piermattei, 51 anni, da dieci anni direttore ed enologo dell'azienda Monte Rossa. Per lui, purtroppo, fin da subito non c'è stato nulla da fare. Il 50enne, a seguito di un malore, è rimasto schiacciato da un macchinario di lavoro in uso per il “remuage”, la tecnica di lavorazione delle bollicine metodo classico che consiste nel ruotare e scuotere le bottiglie.
La Procura di Brescia ha aperto un’inchiesta. La dinamica dell'incidente è ora al vaglio degli inquirenti che stanno ricostruendo i fatti per capire che cosa abbia portato a una tragedia simile. Il macchinario è stato sequestrato e la salma della vittima messa a disposizione dell’autorità giudiziaria che a breve potrebbe concedere il nulla osta per la sepoltura. Massimiliano Piermattei, classe 1972, lascia la moglie e tre figli.
Udine, operaio muore dopo la caduta da un tetto
La terza tragedia sul lavoro avvenuta ieri, invece, si è verificata a Osoppo, in provincia di Udine (Friuli Venezia Giulia). L'incidente mortale è avvenuto nel pomeriggio, poco dopo le 16, all'interno dell'azienda Fantoni. Qui, per cause ancora da accertare, Abdellatif Sabili, operaio 43enne, dipendente della ditta esterna cooperativa Idealservice, ha improvvisamente perso la vita a seguito di una caduta dal tetto.
Stando alla prima ricostruzione dell'accaduto, l'uomo stava eseguendo operazioni di pulizia sul tetto dell'impianto Plaxil 7 che produce pannello truciolare e che in questi giorni era sottoposto a manutenzione. L'operaio, all'improvviso, è scivolato, frantumando il lucernaio e finendo sulla linea di produzione sottostante.
Il personale della Fantoni ha immediatamente allertato i soccorsi e, successivamente, ha prestato la massima collaborazione alle autorità che stanno accertando quanto accaduto. Gli infermieri della Sores hanno inviato sul posto l'equipaggio di un'ambulanza proveniente da Gemona del Friuli e l'automedica proveniente da Udine. Attivati i vigili del fuoco e la forza pubblica. A nulla sono valse le manovre salvavita: non è rimasto altro da fare se non constatare il decesso.
Abdellatif Sabili era di origini marocchine, ma residente proprio a Osoppo. La cooperativa Idealservice, sull'accaduto, ha rilasciato una nota ufficiale:
"Abbiamo appreso questo pomeriggio con profonda costernazione che un nostro addetto è rimasto vittima di un incidente con esito mortale mentre effettuava dei lavori di pulizie industriali all'azienda Fantoni di Osoppo. Sono in corso i dovuti accertamenti per comprendere la dinamica dell'incidente. Il nostro pensiero va alla famiglia, alla quale porgiamo le nostre più sentite condoglianze".
Anche la dirigenza della Fantoni ha espresso dolore per l’accaduto, offrendo la massima disponibilità alle autorità competenti per fare luce sulla dinamica dell’incidente.
"È inaccettabile che non si riesca a interrompere questo continuo stillicidio di morti sul lavoro - ha dichiarato in serata la coordinatrice della CISL dell'Alto Friuli, Fiorella Luri - La sicurezza sul lavoro deve essere una priorità assoluta per tutte le aziende, grandi o piccole. Gli infortuni non sono mai una fatalità, ma spesso risultano da mancanza di attenzione, formazione e rispetto delle norme di sicurezza. Non possiamo accettare che le persone perdano la vita nel corso del loro impegno lavorativo, e siamo determinati a fare tutto il possibile per garantire la sicurezza di ogni lavoratore nella nostra regione".
Nell'Astigiano un altro agricoltore morto schiacciato dal trattore
Nell'Astigiano (Piemonte), invece, è un agricoltore/apicoltore di 46 anni a essere stato vittima di un incidente sul lavoro. E' successo a Montiglio Monferrato, più precisamente in località Termine.
Qui, purtroppo, il 46enne Silvio Costanzo Costamagna ha perso la vita dopo essere stato schiacciato dal suo trattore in un campo di sua proprietà. L'allarme al 112 è stato lanciato alcuni residenti che vivono nelle vicinanze dell’appezzamento di terreno che hanno notato il trattore capovolto.
Un velivolo dell’Elisoccorso è stato inviato da Torino per intervenire sul luogo dell’incidente. Tuttavia, il medico a bordo ha potuto solo constatare il decesso dell’agricoltore. Sul luogo dell’incidente si sono recati i Carabinieri e il personale dello Spresal (Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro). Le cause della tragedia sono sotto la lente degli inquirenti, i quali stanno cercando di capire come il mezzo agricolo si sia ribaltato, schiacciando l'agricoltore e intrappolandolo sotto di sé.
Rieti, operaio schiacciato da un mezzo militare
Sempre verso le 13 di ieri, a Forano, in provincia di Rieti (Lazio), un drammatico infortunio sul lavoro ha riguardato un operaio che è finito in ospedale in codice rosso, ma che, fortunatamente, non risulta in pericolo di vita. Lo spavento, tuttavia, è stato grandissimo dato che il lavoratore, mentre operava in un'officina-carrozzeria, è stato improvvisamente schiacciato da un mezzo militare.
Il veicolo gli ha compresso il torace. Subito è partita la chiamata al 112. L'operaio è stato trasportato immediatamente da un'ambulanza all'ospedale Sant'Andrea di Roma. I medici lo hanno subito preso in cura intervenendo sulle ferite e sui traumi riportati. Nonostante sia grave, è però stabile e non corre pericolo di vita.
Sul posto sono arrivati i carabinieri, il personale della Asl di Rieti e i tecnici del Nucleo dell’Ispettorato del lavoro.
I militari hanno svolto i rilievi di rito e riscostruito la dinamica dell'accaduto. Da verificare se l'operaio fosse messo nelle condizioni di lavorare in sicurezza e se l'incidente, magari con le giuste accortezze, si sarebbe potuto evitare. Al vaglio le responsabilità a carico della ditta incaricata ai lavori.
Arezzo, operaio schiacciato tra due blocchi di cemento
Anche a Bibbiena, in provincia di Arezzo (Toscana), come raccontato da Prima Firenze, un operaio 59enne è rimasto ferito dopo essere rimasto schiacciato tra due blocchi di cemento.
L'uomo stava operando in un'industria di prefabbricati quando, durante la fase di accatastamento di manufatti in cemento armato, è rimasto incastrato tra due blocchi pare per la caduta di alcuni di essi. Gli accertamenti, però, sono in corso da parte dei carabinieri di Bibbiena.
Il fatto è accaduto nel magazzino all'aperto della ditta. Sul posto il 118. Gravi le condizioni. Infatti, l'operaio è stato trasportato con l'elisoccorso Pegaso a Careggi. Ha riportato gravi lesioni alle gambe, ma non risulta in pericolo di vita.