Terrore in ospedale: in un incendio morte 4 persone e oltre 200 pazienti evacuati

La giornata di sabato 9 dicembre è iniziata drammaticamente per le notizie del terrore che si sta vivendo in un ospedale vicino Roma: in un incendio sono morte 4 persone e oltre 200 pazienti sono stati evacuati.

E' accaduto a Tivoli, nel Lazio dove un terribile rogo divampato nella serata di venerdì ha portato conseguenze drammatiche che per quattro pazienti ricoverate all'ospedale San Giovanni Evangelista hanno significato la morte.

Incendio in ospedale: fiamme, terrore e morte

Secondo le prime ricostruzioni (anche se ancora sommarie) dell'accaduto, le fiamme sarebbero partite da alcuni locali degli ambulatori che si trovano al piano -2 . Da lì l'incendio poi avrebbe raggiunto il Pronto soccorso e il reparto di Terapia intensiva.

Subito è scattato l'allarme con la richiesta di aiuto ai Vigili del Fuoco e in più in generale tutta la macchina dei soccorsi.

Oltre 200 i pazienti che sono stati evacuati: tra loro anche sette bambini, addirittura alcuni neonati e alcuni ricoverati nel reparto Covid.

Dramma in corsia, ci sono morti

Il primo bilancio è decisamente drammatico, anche se si spera possa essere definitivo.

Come detto, al momento sono almeno quattro le vittime dell'incendio: due uomini di 76 e 86 anni e due donne di 84 e 86 anni, tutti pazienti ricoverati all'ospedale San Giovanni Evangelista.

Tutta la struttura è stata dichiarata inagibile. I pazienti meno gravi sono stati portati in una palestra della città dove sono state allestite delle brandine e una sorta di ospedale da campo da parte della Protezione civile, mentre gli altri ricoverati in condizioni più serie sono stati portati in altri ospedali dalle ambulanze.

Cosa è successo, le cause

Su quanto accaduto stanno ora indagando i Carabinieri. La loro attenzione è concentrata sull'origine delle fiamme.

Nella fattispecie, anche con l'ausilio dei Vigili del Fuoco c'è da accertare se a causare l'incendio sia stata una caldaia esplosa al piano -3, dove si trovavano i rifiuti speciali, o se invece le cause sarebbero da ricercare al piano -2.