Tenta di colpire l'assistente di un medico al collo con delle forbici: arrestato paziente
L'uomo tentava di spiegargli che, in assenza del dottore, non poteva redigere lui la ricetta richiesta: il 55enne ha dato in escandescenza
A poche ore dalla violenta aggressione subita a Lamezia Terme da un primario, preso a manganellate da un parente di un paziente, ancora aggressioni a danno di personale sanitario. Stavolta è accaduto in Valle d'Aosta, dove un paziente ha cercato di colpire al collo un assistente di un medico con delle forbici.
Tenta di colpire l'assistente di un medico con delle forbici
Come riporta Aosta Sera, lunedì 11 novembre 2024, un 55enne di origini nordafricane è stato arrestato. L’uomo, senza fissa dimora da quanto ricostruito dai Carabinieri della Compagnia di Châtillon/Saint-Vincent, si è recato all’ambulatorio di Chambave, richiedendo una ricetta all’assistente di un medico. L’addetto gliel’ha negata, spiegando che non era autorizzato al rilascio in assenza del medico. Il 55enne ha quindi dato in escandescenze. Afferrate un paio di forbici dalla scrivania, ha tentato di colpire al collo l’assistente, che si è ritratto e difeso. Nella colluttazione, ha riportato alcuni graffi alle mani, giudicati guaribili in quattro giorni.
I militari, allertati da altri pazienti in attesa, hanno quindi tratto in arresto l’uomo, che sarà giudicato domani, mercoledì 13 novembre, con rito direttissimo. E’ accusato di lesioni aggravate. Il pm Francesco Pizzato gli contesta il reato sia con l’aggravante dell’uso di un arma, sia con quella introdotta dalle nuove norme sugli episodi di violenza nei confronti del personale medico.
Preso a manganellate dal parente di un paziente
Nella medesima giornata, poche ore dopo, al Pronto soccorso dell'ospedale calabrese di Lamezia Terme, il dottor Procopio stava spiegando ad alcuni familiari che il periodo di osservazione clinica della sua paziente era terminato e la signora poteva tornare a casa con la terapia prescritta.
Una comunicazione che però non ha trovato d'accordo uno dei tre parenti presenti sul posto, che ha in un primo momento iniziato a inveire contro il medico. Poi, quando il primario si è voltato per rientrare nel suo studio, ha estratto un manganello che teneva nascosto sotto la giacca e lo ha colpito con violenza. A calmare la furia dell'uomo sono intervenuti gli addetti alla sorveglianza e alcuni agenti di Polizia, che in quel momento stavano scortando un paziente.
Infermiere colpito con un pugno
A Reggio Emila, invece, lo scorso 10 novembre 2024, forse sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, un sedicenne era giunto al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Nuova in evidente stato di alterazione psicofisica. Durante l’attesa, il giovane ha manifestato una forte agitazione. Come racconta Prima Reggio Emilia, quando i sanitari si sono avvicinati per calmarlo, il minore è andato in escandescenza, sferrando violentemente un pugno al volto di un infermiere, procurandogli lesioni giudicate guaribili in tre giorni.