Suviana: lo "strano rumore" che ha preceduto di pochi istanti l'esplosione e la scolaresca salva per miracolo
Pochissime le speranze di trovare in vita i quattro dispersi
Un rumore strano, improvviso, simile a quello di un potente motore che va a un certo punto fuori giri. Una sorta di "allerta" che avrebbe fatto allontanare alcuni tecnici pochi istanti prima dell'esplosione che ha devastato l'ottavo piano sotto terra della centrale idroelettrica di Suviana, nell'Appennino Bolognese.
Loro si sono salvati per miracolo, questione di secondi. Per quattro colleghi, invece, non c'è stato niente da fare. Così come - probabilmente - anche per i dispersi, che si cercano oramai da due giorni e per i quali sembrano non esserci più speranze.
Esplosione Suviana: quello strano rumore che ha messo in allerta i tecnici
Le ricostruzioni ovviamente sono ancora in corso e non sarà facile riuscire a ricostruire nei dettagli l'accaduto e le cause. Fatto sta che pochi istanti prima dell'esplosione un rumore decisamente non convenzionale ha messo in allerta alcuni dei presenti che lavoravano accanto alla turbina.
A stabilire cosa è successo saranno le perizie sulla turbina, da cui sarebbe partita l'esplosione che ha fatto collassare il pavimento del locale al piano -8. In quel momento stava avvenendo il collaudo della turbina, che potrebbe essere esplosa per un corto circuito provocato dalla rottura di un elemento meccanico.
Le ricerche dei dispersi
Tre i lavoratori che sono morti: Petronel Pavel Tanase, 46 anni, residente a Settimo Torinese, Mario Pisani, 74 anni, residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto) e Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra, nel Messinese.
Cinque i feriti gravi e quattro i dispersi, per i quali le speranze si affievoliscono con il passare delle ore. Si tratta di Paolo Casiraghi, 59 anni milanese, è dipendente della ditta Abb; Alessandro D'Andrea, il più giovane, 37 anni, originario di Pontedera (Pisa), lavora per la Voith di Cinisello Balsamo e vive a Gessate (Milano); Adriano Scandellari, 57 anni, dipendente della Enel Green Power, è padovano, residente a Mestre e Vincenzo Garzillo, napoletano di 68 anni, dipendente di Lab Engineering.
Negli ultimi minuti è stato individuato un corpo all'ottavo piano sotto zero. La salma non è stata ancora recuperata.
Adriano Scandellari
Alessandro D'Andrea
Paolo Casiraghi
Vincenzo Garzillo
A fare il punto sulle difficilissime operazioni in corso è stato Giuseppe Petrone, responsabile dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco.
"Lo scenario in cui stiamo lavorando per cercare i quattro dispersi, è molto simile alle attività che abbiamo sviluppato nell'ambito della Costa Concordia perché l'ambiente è difficile, è un ambiente a visibilità praticamente nulla, si opera al tatto ed è un ambiente ovviamente che non si presta alle attività di ricerca".
"Stiamo facendo tuto il possibile: noi le consideriamo persone in vita e non ci fermiamo mai. Le attività vanno avanti ad oltranza: abbiamo fatto ricerche anche con robot filoguidati dalla superficie".
Le indagini della Procura
Intanto la Procura di Bologna ha aperto un fascicolo - affidato dal procuratore capo Giuseppe Amato ai pm Flavio Lazzarini e Michela Guidi - per omicidio plurimo colposo e disastro colposo. I pubblici ministeri incaricati avrebbero già ascoltato i responsabili delle tre imprese incaricate della manutenzione straordinaria dell'impianto pompa-turbina, Siemens Energy srl, Abb Italia e Voith.
La scolaresca salva per miracolo
L'esplosione ha rischiato inoltre di coinvolgere un gruppo di 60 studenti della scuola medie di Vignola. I ragazzi, in gita scolastica, si sono salvati per miracolo, come raccontato dalla preside dell'istituto Brunella Maria Maugeri a "Mattino Cinque News":
Mentre facevano merenda, i ragazzi hanno avvertito un odore insolito di bruciato. Una situazione che ha indotto gli insegnanti a spostare la comitiva in anticipo di mezz'ora. Mentre si allontanavano hanno sentito il fortissimo botto dell'esplosione.
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