"manovra impropria"

Strage di Mestre, un video consolida l'ipotesi del malore del conducente

Fra i primi a mettere sul tavolo l'ipotesi il vicepremier Matteo Salvini, nelle ore successive la tragedia in cui hanno perso la vita 21 persone

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Ancora ignote le cause all’origine della strage consumatasi ieri sera, martedì 3 ottobre 2023. Un pullman Ncc, carico di una comitiva di ucraini e tedeschi, intorno alle 19.45, è precipitato dal tratto sopraelevato della bretella che collega Mestre a Marghera e all’autostrada A4, finendo vicino ai binari dopo un volo di una decina di metri. Immediatamente è stato divorato dalle fiamme per ragioni ancora sconosciute. 21 persone hanno trovato la morte, mentre 18 si trovano gravemente ferite.

A mettere sul tavolo l’ipotesi di un malore dell’autista, il trevigiano Alberto Rizzotto – deceduto nel terrificante incidente – è il vicepremier Matteo Salvini.

Strage di Mestre: ipotesi malore dell'autista

Nella serata di ieri, subito dopo l’Apocalisse, come l’ha definita il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, in collegamento con Bianca Berlinguer su Rete4 ha dichiarato:

"La strada era un rettilineo senza lavori, senza interruzioni, il bus era nuovo, elettrico. Ora tentiamo di capire che cosa è successo. Una delle ipotesi è un malore del conducente."

Stando alle primissime ricostruzioni, che andranno poi verificate dagli inquirenti, il pullman procedeva lentamente quando ha iniziato a sbandare, sfondando il parapetto e finendo sulla strada sottostante, prendendo quindi fuoco. Non sarebbero state rilevate tracce di frenata sull’asfalto. A sostegno dell'ipotesi malore anche il fatto che si trattasse di un mezzo nuovo, il che rende meno probabile – ma non esclude – un guasto meccanico. Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, verranno effettuati tutti i controlli del caso, anche sulla tenuta del guardrail e del manto stradale.

IL VIDEO DELLO SCHIANTO:

Fondamentale anche un video che ha immortalato gli ultimi istanti in strada del mezzo. E’ stata notata una manovra definita “strana”: le telecamere registrano il pullman mentre si trova sulla parte destra della carreggiata del cavalcavia della Vempa. Chi lo ha visto dice che l’autobus elettrico della effettua una manovra ”eccessiva”. La stessa impressione l’ha fornita un testimone che era alla guida di un’auto dietro al bus.

Cruciale, nelle prossime ore, la visione delle telecamere di sorveglianza poste lungo la strada e di quelle situate all’interno del veicolo.

pullman
La strage di Mestre

Chi era l'autista?

L'autista, secondo quanto riferito dall'assessore alla Viabilità Renato Boraso, era esperto con almeno 6-7 anni di guida alle spalle. Il mezzo che guidava era elettrico e non a metano come inizialmente detto e dopo lo schianto c'è stato un principio di incendio probabilmente partito dalle batterie. Dalle prime testimonianze pare che il veicolo non stesse andando a grande velocità. I colleghi lo hanno definito un professionista esperto.

Alberto Rizzotto

Le vittime

Pesantissimo il bilancio della tragedia: fra i 21 morti anche un bambino e una ragazzina. Fra le vittime identificate ci sono 5 cittadini ucraini, un tedesco, un croato, un francese e l’unica vittima italiana, l’autista trevigiano Alberto Rizzotto. 15, invece, i feriti, due sono bambini, due adolescenti e altri cinque sono in gravissime condizioni. Alcuni dei feriti sono ancora in fase di identificazione, le salme, invece, sono state portate in obitorio a Mestre.

Soccorritori al lavoro

Nella fase dei soccorsi sono stati impiegati oltre 100 vigili del fuoco, 40 mezzi del Suem, l’elicottero del Suem118 di Treviso e sono stati coinvolti tutti i principali ospedali del Veneto.

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