Strage di Mestre, l'autopsia sul conducente del bus esclude il malore
Alberto Rizzotto "aveva un cuore sano". Nuovi accertamenti in settimana
A dieci giorni di distanza dalla strage del bus di Mestre arrivano le prime risposte sull'autopsia dell'autista Alberto Rizzotto. E sembrerebbero smentire l'ipotesi di un malore del conducente.
Strage di Mestre, l'autopsia sul conducente del bus
La tragedia di martedì 3 ottobre 2023, quando un bus carico di una comitiva di turisti è precipitato dalla rampa cavalcavia della Vempa a Mestre, finendo vicino ai binari dopo un volo di una decina di metri finendo poi divorato dalle fiamme, ha sconvolto l'Italia intera.
Nell'impatto sono morte 21 persone, tra cui l'unico italiano: il trevigiano Alberto Rizzotto, che guidava il mezzo.
L'ipotesi di un malore dell'autista
Inizialmente si era sospettato che il conducente del bus, Alberto Rizzotto, avesse accusato un grave malore, dirigendo così il veicolo fuori dalla carreggiata, finendo poi per sfondare il guardrail. Un'ipotesi che nei giorni scorsi aveva anche fatto pensare alla possibilità di un mancato risarcimento ai parenti delle vittime della strage.
L'autopsia: Alberto Rizzotto aveva un cuore sano
Secondo gli esami Rizzotto aveva un cuore sano e dai primi accertamenti non sarebbe stato riscontrato nessun malore prima della tragedia. Dai primi riscontri, quindi, si "escluderebbero chiare evidenze di un malore occorso all'uomo mentre era alla guida".
Ulteriori accertamenti nei prossimi giorni
L'autopsia non avrebbe quindi rilevato problemi al cuore che avrebbero potuto causare l'incidente. Ma all'inizio della prossima settimana verrà eseguito un ulteriore accertamento, un esame più approfondito del cuore, che farà luce sulla vicenda, come stabilito dal pm Laura Cameli che ha incaricato i medici legali Guido Viel e Roberto Rondolini.