Eseguita l'autopsia sull'autista

Strage di Mestre: chi sono i tre indagati

Si tratta di due funzionari del Comune di Venezia e dell'ad della società "La Linea"

Strage di Mestre: chi sono i tre indagati
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Sono tre le persone indagate per la strage del bus di turisti precipitato a Mestre, costata la vita a 21 persone la sera del 3 ottobre 2023.

Strage di Mestre: ci sono tre indagati

Sono tre le persone indagate nell'inchiesta della procura di Venezia. Si tratta dell'amministratore delegato della società "La Linea", Massimo Fiorese, 63 anni, proprietaria del mezzo, e di due funzionari del Comune di Venezia: il dirigente del settore Viabilità e mobilità per la terraferma, Roberto Di Bussolo, 51 anni e quello del settore Manutenzione viabilità stradale, Alberto Cesaro, 47 anni. Nei loro confronti, tra i diversi reati, ipotizzati l'omicidio stradale e l'omicidio colposo plurimo.

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La strage di Mestre

"Atto dovuto" Secondo quanto scrive "Il Gazzettino", i tre (oltre che di omicidio stradale e omicidio colposo plurimo) sono accusati anche di lesioni personali stradali gravi o gravissime e lesioni personali colpose.

"L'iscrizione sul registro degli indagati è un atto dovuto per permettere loro di partecipare alla consulenza tecnica e dunque di difendersi, non un'anticipazione di responsabilità, in questa fase tutta ancora da accertare - si legge sul quotidiano -. La consulenza sarà disposta ai sensi dell'articolo 360 del codice di procedura penale, ovvero come accertamento tecnico non ripetibile".

Godstime Erheneden, 30 anni, nigeriano, e Boubacar Tourè, 27, del Gambia.
I due operai-eroi che hanno salvato alcune vittime

L'autopsia sul corpo dell'autista

Intanto procedono le indagini a tutto campo, per ricostruire la dinamica precisa dello schianto e definire con certezza la causa del terribile sinistro. Negli scorsi giorni è stata eseguita l'autopsia sul corpo dell'autista Alberto Rizzotto, alla guida del mezzo e deceduto nell'impatto. Fin dalle prime ore si era ipotizzato, infatti, un malore del conducente a monte della strage.

Alberto Rizzotto

"L'autopsia sul corpo dell'autista è stata eseguita - ha solo confermato il capo della Procura - L'esito lo avremo tra una decina di giorni. Ci vuole tempo ed attendiamo la relazione finale. Non ci servono informazioni spezzettate che poi vengono smentite."

Un modo per far capire che la prima relazione dell'anatomopatologo non è ancora dirimente sulle cause dell'arresto cardiaco fatale che avrebbe colpito il 40enne alla guida del veicolo. I magistrati veneziani hanno chiesto infatti tutta una serie di accertamenti di natura istologica e tossicologica che potrebbe dare una risposta sulla vera causa dell'arresto, al netto di eventuali cardiopatie che i medici legali potrebbero aver rilevato.

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