Svolta nella misteriosa morte di Stefania Rota: ritrovata l'automobile
La 62enne è stata trovata priva di vita nella sua casa a Mapello. Inizialmente si è pensato fosse stata uccisa da un malore, ma i punti che non tornano sono troppi
S'indaga per omicidio volontario: la Procura, nelle scorse ore, ha aperto un fascicolo (per ora senza indagati) di cui si sta occupando la pm Letizia Ruggeri, la stessa che prese in carico il caso di Yara Gambirasio, sempre a Mapello. La medesima cittadina bergamasca è infatti teatro della misteriosa morte di Stefania Rota, 62 anni, che alla fine di aprile è stata ritrovata senza vita nella sua abitazione, in avanzato stato di decomposizione e probabilmente deceduta da settimane, forse addirittura dalla metà di marzo.
Troppi gli elementi che non tornano, ma ora un punto di partenza c'è: è stata infatti ritrovata l'auto della donna, parcheggiata in un posteggio pubblico a 150 metri da casa. Ma ci sono altri dettagli ancora da chiarire, a partire dal cellulare sparito per arrivare alle testimonianze di alcune persone che hanno riferito che la cassetta della posta veniva regolarmente svuotata, nonostante Stefania fosse già morta.
Ritrovata l'auto di Stefania Rota
L’auto che mancava dai dintorni dell’abitazioni, quella Ford Fiesta blu che sembrava introvabile, era semplicemente stata lasciata in un parcheggio pubblico a 150 metri dalla sua abitazione, sempre a Mapello.
La vettura era già stata segnalata dall’assessore Silvano Ravasio, che abita in zona, circa due mesi fa, a fine febbraio. Aveva il finestrino semi abbassato, ma da un controllo della polizia locale non risultata rubata. Quindi la questione è stata accantonata. L’auto per nel parcheggio davanti alle scuole elementari, da due mesi.
Stefania Rota: indagini per omicidio
Le indagini per omicidio sono una sorta di "atto dovuto": questo permetterà alla magistratura e agli inquirenti di approfondire elementi che con un altro fascicolo d'indagine non avrebbero potuto.
La salma della donna è già stata sottoposta ad autopsia: sul luogo del ritrovamento del cadavere erano state individuate anche delle tracce di sangue, ma che sarebbero compatibili con una caduta, forse dovuta a un malore. Tutte le ipotesi sono ancora al vaglio degli inquirenti.
Tragedia silenziosa
In paese tutti o quasi pensavano che fosse al mare ad accudire un anziano. E invece non si era mai mossa da casa. Stefania Rota è stata trovata morta nella sua abitazione di Mapello. Era lì da almeno un mese. Tutto farebbe propendere per un malore, anche se la vicenda ha i contorni di un "giallo". Sì, perché l'auto e il cellulare della donna non si trovano.
A questi dettagli si aggiunge un altro indizio, rivelato da un parente: la cassetta della posta, nei giorni precedenti al ritrovamento, risultava vuota, "come se qualcuno la tenesse pulita". Per arrivare alla verità e raccogliere ulteriori indizi, nella giornata di martedì 2 maggio 2023, i carabinieri della Scientifica del comando provinciale di Bergamo hanno effettuato un sopralluogo nella casa di Stefania. Oltre che nell’appartamento al primo piano, dove viveva la 62enne, i militari del nucleo scientifico hanno passato al setaccio anche la parte disabitata dell’abitazione, dove una volta c’erano gli uffici della ditta del papà di Stefania che faceva il fabbro.
Gli esperti dovranno anche stabilire a chi attribuire gli schizzi di sangue trovati (e prelevati) vicino al corpo senza vita della 62enne: non si esclude possano appartenere alla donna stessa che potrebbe essersi ferita a causa di un mancamento legato a un malore fatale.
Pensavano fosse al mare, invece era morta in casa da un mese
Di solito in questi casi si parla sempre di "dramma della solitudine". Ma Stefania Rota non era sola. Era ben inserita nel paese della Bergamasca, dove aveva anche preso casa per poter assistere persone anziane e fragili. E proprio per questa sua predisposizione ad accudire i più deboli una famiglia della zona le aveva proposto qualche tempo fa di assistere un anziano durante la sua villeggiatura in Liguria. E molti, non vedendola più in paese, hanno pensato avesse accettato.
Fino a quando, sabato 22 aprile 2023, ai cugini - che non la sentivano da un po' - è sorto il dubbio che le fosse accaduto qualcosa. E così hanno allertato i Carabinieri.
Il ritrovamento del corpo
I militari dell'Arma, dopo aver effettuato i dovuti accertamenti in zona, per capire se qualcuno avesse visto la signora o le avesse parlato, hanno così deciso di verificare se in casa fosse tutto a posto. Hanno così allertato i Vigili del fuoco, che il giorno successivo hanno forzato la porta d'ingresso e, una volta arrivati in salotto, si sono ritrovati davanti al cadavere della padrona di casa: era morta da circa un mese.
I dettagli che non tornano
Ci sono però alcuni dettagli che non tornano e che hanno insospettito chi indaga sulla morte di Stefania. Tant'è che il pm Letizia Ruggeri, che inizialmente aveva dato il nulla osta per la rimozione del corpo e la sepoltura, ha invece disposto l'autopsia, svoltasi mercoledì 26 aprile 2023. L'esame autoptico non ha però chiarito molto, e così sono stati disposti ulteriori accertamenti.
Tra i fattori che hanno portato al ripensamento, l'assenza della macchina della donna, una Ford Fiesta, che non si riesce a trovare, così come la borsa con all'interno il denaro e il suo cellulare. E, come emerso nelle scorse ore, quella cassetta della posta che veniva tenuta svuotata...da chi?
Testimonianze e dubbi
Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire le frequentazioni di Stefania che è stata rinvenuta senza vita con la porta di casa chiusa dall'interno. Si cercano anche eventuali tracce di persone che forse sono entrate nell'abitazione? Lo stabilirà la scientifica.