Spray al peperoncino in classe, alunni intossicati finiscono al pronto soccorso
Secondo la dirigente scolastica si sarebbe trattato di un malinteso: il ragazzo avrebbe confuso lo spray con un farmaco anti-asma di una compagna, che voleva aiutare.
Una bravata - anzi un pochino peggio - oppure una serie sfortunata di eventi? Quel che c'è di certo è che tre studenti dell'istituto Engim Veneto Turazza Treviso hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso, questa mattina, venerdì 7 ottobre 2022, a causa delle inalazioni di uno spray al peperoncino spruzzato all'interno della classe da un loro compagno.
La preside, invece, dopo le prime notizie circolate, ha fornito una versione che escluderebbe l'atto volontario di uno dei suoi studenti che, secondo le sue parole, avrebbe confuso lo spray al peperoncino con un medicinale per l'asma.
Spray al peperoncino in classe: tre studenti al pronto soccorso
Il responsabile del gesto, che ha 15 anni, ha spruzzato la soluzione urticante in classe. Tre suoi compagni si sono sentiti male e si è reso necessario contattare i soccorsi e trasportare i malcapitati al pronto soccorso, come racconta Prima Treviso.
Una vicenda che ha subito riportato alla mente una lunga serie di fatti di cronaca, legati all'abuso dello spray al peperoncino - pensato per autodifesa - anche in contesti scolastici. Come le nove intossicazioni fra minori, avvenute nell'ottobre scorso in una scuola media piemontese, in seguito alla "brillante" idea di una studentessa di spruzzare lo spray per evitare la lezione di inglese. L'episodio era terminato con mezza classe intossicata e la segnalazione alla Procura dei Minori della diretta interessata e dei compagni che l'hanno aiutata.
Come dimenticare, poi, il tragico epilogo che ha avuto l'utilizzo sconsiderato dello spray urticante in un contesto affollato come il concerto di Sfera Ebbasta a Corinaldo del 2018, quando sei persone persero la vita nel fuggi fuggi generale.
"Un incidente"
La preside del Turazza, Lisa Schiavon, ha invece spiegato che questo evento non avrebbe nulla a che vedere con i fatti sopracitati. Il 15enne, nell'atto di aiutare una compagna affetta da asma che teneva nello zaino il Ventolin - farmaco spray utilizzato per lenire le crisi - avrebbe accidentalmente fatto confusione e afferrato invece lo spray urticante, che la ragazzina teneva fra le sue cose per autodifesa.
Il ragazzo avrebbe preso entrambi i contenitori, spruzzando lo spray in classe. Dopo aver portato il Ventolin all'amica, una volta rientrato, si sarebbe accorto che tutti i compagni stavano tossendo.