"Spogliavano" le compagne di classe con un app del telefonino e diffondevano le foto in Rete
Una vicenda quasi incredibile, le immagini hot sono diventate virali e ora due ragazzini rischiano grosso
Oltre ogni inimmaginabile fantasia, altro che fare gli spioni dietro una serratura come capitava di vedere nei film della commedia sexy all'italiana.
Un gruppo di studenti è andato ben oltre grazie alle incredibili potenzialità della tecnologia: "spogliavano" infatti le compagne di classe grazie a un'applicazione del telefonino.
"Spogliavano" virtualmente le compagne, nei guai due giovanissimi
Se non fosse tremendamente seria, la vicenda potrebbe far sorridere. Ma così non è, soprattutto per le conseguenze che potrebbero pagare due giovanissimi studenti delle scuole medie.
Per loro è infatti scattata la denuncia di pedopornografia. Secondo l'accusa mossa nei loro confronti avrebbero preso le foto di 5 compagne tredicenni per poi modificarle e farle girare sui telefonini e nelle chat Whatsapp.
Come mamma le ha fatte, i loro corpi nudi nelle chat
Le cinque ragazzine non solo non avevano mai dato il loro consenso alla circolazione delle immagini, ma di fatto non si erano nemmeno neanche mai spogliate.
E' accaduto in una scuola media di Roma, vittime cinque ragazzine di 13 anni.
Secondo una primissima ricostruzione, alcuni loro coetanei avrebbero preso le loro foto pubbliche, condivise sui social, e le avrebbero poi modificate in modo da mostrarle virtualmente come mamma le ha fatte, per poi far girare il materiale "hot" in rete.
L'applicazione che "spoglia" le ragazze
A quanto pare sono riusciti in questa operazione tecnologicamente boccaccesca attraverso un'applicazione, Bikinioff.
Uno strumento che di fatto "spoglia" il corpo delle foto che gli iscritti inviano. Al momento, secondo quanto emerso dalle fonti investigative, ancora non è chiaro se il corpo nudo sia una "riproduzione virtuale" nuda in base al corpo vestito, o faccia uso di fotomontaggi di altri corpi recuperati dal web.
Le immagini in rete, la denuncia delle ragazze
Quando le immagini hot hanno iniziato a girare in rete sono arrivate anche gli occhi delle ragazzine che, dopo essersi confrontate con i loro genitori, hanno deciso di denunciare l'accaduto.
I carabinieri hanno rintracciato due 14enni accusati come gli autori degli scatti incriminati. I due amici adesso sono indagati dalla procura per i minorenni per produzione di materiale pedopornografico, ma non è escluso che l'operazione possa andare a toccare altri giovanissimi e avere una portata di più ampio respiro.
"E' stato solo uno scherzo"
Un'ipotesi che forse sembra scongiurata dalla reazione dei due 14enni di fronte alle accuse degli uomini dell'Arma.
La loro primissima reazione è stata: "E' stato solo uno scherzo".