Ancora gravi incidenti sul lavoro. Ancora feriti e operai che rischiano la vita. Nelle ultime ore i casi più eclatanti sono avvenuti in Lombardia, Campania e Lazio. A Roma c’è anche una vittima.
Nella giornata di ieri tre vittime, in Friuli, Emilia Romagna e Toscana (immagine copertina repertorio).
Schiacciati da un macchinario: muore operaio, gravissimo il collega
Ennesima tragedia sul lavoro a Roma, dove un operaio ha perso la vita e un suo collega è ricoverato in gravi condizioni dopo un grave incidente in uno stabilimento di una ditta di elettronica. I due lavoratori sono rimasti coinvolti nel cedimento o malfunzionamento di un macchinario industriale. Uno dei due, rimasto schiacciato, è stato trovato già privo di vita al momento dell’arrivo dei soccorritori. L’altro, ancora in vita, è stato liberato e elitrasportato in gravissime condizioni al pronto soccorso.
Spazzino travolto mentre raccoglie rifiuti
Ancora un gravissimo incidente in Lombardia. A San Genesio e Uniti, in provincia di Pavia, un operaio addetto alla raccolta dei rifiuti è stato investito da una Jeep Renegade mentre si trovava chinato a terra per recuperare alcuni sacchetti.
L’impatto è stato violentissimo (pare che l’automobilista non abbia visto il 38enne). L’operaio è stato soccorso sul posto in arresto cardiaco e trasportato d’urgenza in ospedale.
Due gravissime cadute
A Morimondo, in provincia di Milano, un operaio di 66 anni – per ragioni ancora al vaglio – è precipitato dal tetto di una cascina sul quale stava lavorando.
Come racconta Prima Milano Ovest, nell’impatto con il suolo ha battuto con violenza la schiena e non muoveva le gambe. Le sue condizioni sono parse immediatamente gravi, ed è stato trasportato in ospedale con l’elicottero.
Ha anche lui 66 anni ed è pure lui vittima di una caduta l’operaio ferito a Cicciano, in provincia di Napoli. Secondo quanto ricostruito, stava lavorando su un muro alto circa tre metri, quando è improvvisamente caduto violentemente a terra. Portato in ospedale d’urgenza è in prognosi riservata e in pericolo di vita.
21enne folgorato, è grave
E’ grave anche un giovane operaio folgorato a Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, nel Lazio. Il 21enne stava eseguendo un intervento di manutenzione su una cabina elettrica quando avrebbe toccato accidentalmente un filo scoperto, rimanendo investito da una scarica elettrica. E’ stato portato in ospedale con ustioni e ferite dovute alla folgorazione.
A Ruffano, invece, in provincia di Lecce, un operaio è 44enne rimasto gravemente ferito dopo essere rimasto incastrato con la gamba in un macchinario di precisione a controllo numerico, un rullo, utilizzato per la lavorazione del materiale legnoso. Ha riportato diverse fratture alla colonna vertebrale, alle costole, al bacino e agli arti inferiori.
Tre vittime in poche ore
Ma sale anche il conto delle vittime. Andrea Misson, 21enne si è spento nella notte tra mercoledì 15 e giovedì 16 ottobre nella Rianimazione dell’ospedale Cattinara di Trieste, dove era ricoverato da nove giorni e dove aveva subito due interventi. Era arrivato con l’elisoccorso nel pomeriggio di lunedì 6 ottobre 2025: mentre si trovava su un’impalcatura a 5 metri di altezza è stato colpito dalla parte terminale del tubo usato per colare il cemento, che si era staccata all’improvviso. Il giovane è stato sbilanciato ed è precipitato, riportando un serio trauma cranico che si è aggiunto ai traumi al torace e all’addome. Nonostante i due interventi la situazione non è mai migliorata e dopo nove giorni è sopraggiunta la morte.
A Giuseppino “Giuseppe” Zuccoli, 67enne autotrasportatore, marito e padre di due figli, mancavano pochissimi giorni alla pensione, a cui sarebbe arrivato sabato 25 ottobre 2025. Invece è morto ieri, giovedì 16 ottobre 2025, nel porto di Ravenna, investito da un collega durante le operazioni di carico e scarico.
Lio Guerrieri, 76enne agricoltore di Scansano (Grosseto), moglie e un figlio, è morto anche lui giovedì 16 ottobre 2025 per il ribaltamento del trattore con il quale stava lavorando in un suo podere. Guerrieri era solo e l’allarme è stato dato dai familiari che non lo hanno visto tornare per pranzo. Quando l’agricoltore è stato trovato era ormai troppo tardi.
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