Sospeso don Giulio Mignani, il parroco a favore di eutanasia, aborto e famiglie arcobaleno
Il provvedimento della Diocesi nei confronti del religioso che si è espresso più volte su posizioni non "in linea" con la Chiesa.
Non potrà più celebrare Messa don Giulio Mignani, il parroco a favore dei gay e dell'eutanasia. La decisione è stata presa dal Tribunale ecclesiastico della diocesi di La Spezia in Liguria ed è destinata a far discutere, come del resto le uscite sicuramente poco convenzionali per un uomo di Chiesa di don Giulio.
Parroco pro gay e pro eutanasia, lo stop a don Giulio Mignani
E' dunque arrivato lo stop della Diocesi per don Giulio Mignani, il religioso alla guida della parrocchia di Bonassola, un Comune di poco più di 800 anime in provincia di La Spezia in Liguria.
Il parroco della comunità non potrà più celebrare la Messa né svolgere attività religiosa legata alla catechesi, né per adulti, né per bambini.
La decisione della Diocesi, la motivazione
La decisione della Diocesi di La Spezia è stata così motivata:
"Nel corso degli ultimi anni più volte ha rilasciato esternazioni pubbliche apparse anche su vari quotidiani e interviste televisive nelle quali ha ripetutamente sostenuto posizioni non conformi all'insegnamento della Chiesa Cattolica".
Sotto la lente anche posizioni di don Giulio sulle interruzioni di gravidanza, tanto è vero che nel decreto di sospensione si legge:
"Don Mignani, in questi anni ha sempre dato voce con forza alle sue posizioni in difesa degli omosessuali, dell'eutanasia e in merito all'interruzione di gravidanza. Esternazioni fatte senza essere condizionato da fattori esterni o di suggestione, tanto che don Mignani ha sempre confermato queste posizioni anche in interviste ai giornali".
La replica del parroco
Da parte sua il parroco ha "rispedito al mittente" le parole di condanna della Diocesi, cercando al contrario di spiegare come le sue esternazioni abbiano aperto un dibattito nelle coscienze dei fedeli.
"Gran parte dei parrocchiani ha apprezzato quanto da me condiviso traendone motivo di crescita e di una nuova motivazione spirituale. Si tratta in gran parte di fedeli a loro volta perplessi davanti all'immagine di una Chiesa immobile, non disposta a mettere all'ordine del giorno un dibattito su tematiche di sensibilità e attualità".
Don Giulio (nella foto durante un'intervista a Le Iene su Italia) in più di un'intervista infatti non aveva nascosto il suo disagio di fronte a un mondo ecclesiastica non in grado di cogliere le questioni più attuali proposte dalla società moderna.
La sospensione di don Giulio va ad aggiungersi all'elenco di altre situazioni più o meno simili dove per i religiosi sono arrivati provvedimenti riguardo la loro attività liturgica e didattica.
Il religioso è sostenuto su Facebook da un gruppo chiamato "Io sto con don Giulio" che conta 855 partecipanti.