Ex vigilessa 33enne uccisa con un colpo di pistola nel Comando della Polizia locale: fermato il collega
E' successo ad Anzola Emilia, in provincia di Bologna. Fermato un ex collega: sembra che tra i due ci fosse in passato una relazione. Indagini in corso
Shock ad Anzola Emilia, in provincia di Bologna. Una donna di 33 anni, Sofia Stefani, ex agente della Polizia locale in un comune del Bolognese, è morta nel pomeriggio di giovedì 16 maggio 2024 uccisa da un colpo di arma da fuoco alla testa negli uffici della polizia locale di Anzola Emilia, in Piazza Giovanni XXIII. I carabinieri hanno fermato per il delitto l'ex comandante Giampiero Gualandi.
Ex vigilessa uccisa in Comando
A riportare la notizia è E' Tv (una delle televisioni Netweek). Le motivazioni della tragedia potrebbero essere passionali e non si esclude l'ipotesi del femminicidio.
Gualandi è stato trovato sul posto dai soccorritori, a quanto pare mentre tentava di rianimare, invano, la vittima. Ai carabinieri, arrivati poco dopo, avrebbe detto che si è trattato di un fatto accidentale, ma la dinamica è ancora in fase di ricostruzione. L'ex comandante ha sostenuto che il colpo sia partito per sbaglio mentre puliva la pistola. Però è stato alla fine fermato per omicidio volontario.
Cosa è successo
I carabinieri stanno cercando di ricostruire l'esatta dinamica dei fatti (se il colpo sia stato intenzionale o sia partito durante una colluttazione in maniera accidentale). Di certo si sa che la donna, in passato in servizio al comando dell'Unione dei comuni, è stata uccisa con un colpo alla testa sparato da un'arma da fuoco di servizio.
Sembra, secondo alcune testimonianze, che i due avessero avuto una relazione, recentemente terminata (ancora da accertare per volontà di chi). Non è escluso dunque che stessero discutendo o litigando negli uffici della polizia locale dove lui lavora, forse per questioni sentimentali, quando dall’arma dell’uomo è partito il colpo che ha ucciso la ragazza.
"Colpo accidentale"
Gli investigatori sono al lavoro anche con la sezione investigazioni scientifiche per accertare, innanzitutto, se quel colpo sia partito volontariamente o invece, come sosterrebbe il 57enne, in modo accidentale. L’agente della polizia locale dalla cui arma è partito il colpo letale non ha opposto resistenza e sarà probabilmente indagato con l’ipotesi iniziale di omicidio colposo. Come siano realmente andate le cose verrà chiarito nelle prossime ore dai carabinieri.
I vecchi guai del comandante
Gualandi era finito nei guai qualche anno fa per un’altra vicenda: fu indagato e rinviato a giudizio per aver diffamato il sindaco di Anzola Giampiero Veronesi, scrivendo post su Facebook con profili falsi per screditarlo.