Dodici vittime dal 1998

Sindrome dei bambini dimenticati in auto: il dispositivo anti abbandono e cosa dice la legge (voluta nel 2019 da Giorgia Meloni)

Nel 2019 imposto l'obbligo del seggiolino anti-abbandono voluto proprio dall'attuale presidente del Consiglio

Sindrome dei bambini dimenticati in auto: il dispositivo anti abbandono e cosa dice la legge (voluta nel 2019 da Giorgia Meloni)
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La tragedia avvenuta a Roma mercoledì 7 giugno 2023, con la morte della piccola Stella, una bambina di soli undici mesi dimenticata dal padre in auto sotto il sole, riporta al centro delle cronache la sindrome da dimenticanza dei bambini in auto. Un fenomeno spesso sottovalutato che però negli anni ha fatto parecchie vittime, tanto che sono state prese apposite misure di contrasto. Che però alle volte, come nel caso della bimba romana, non bastano a evitare delle vere e proprie disgrazie.

Sindrome da dimenticanza di bambini in auto: di cosa parliamo

Si chiama Forgotten Baby Syndrome (FBS) e in italiano la traduciamo Sindrome dei bambini abbandonati (tendenzialmente in auto). Gli studi sono abbastanza limitati e difficili da curare, perché spesso la ricerca di informazioni si basa sulla fredda cronaca degli episodi, senza riuscire a scavare a fondo sul perché dell'accaduto.

Un monitoraggio del fenomeno effettuato negli Stati Uniti ha mostrato, su un totale di 171 casi analizzati, che il 73% riguardava bambini che erano stati lasciati in macchina da persone adulte. La metà degli adulti era inconsapevole, o se ne era dimenticato. Nella maggior parte dei casi tali episodi coinvolgono soggetti adulti che hanno funzionalità psichiche e cognitive perfettamente integre. Pertanto, le dinamiche che sottendono al verificarsi di tali episodi appaiono incomprensibili.

Bambini abbandonati in auto: 12 casi in Italia

Il primo caso italiano di cui si ha memoria risale al luglio 1998 a Catania. Il piccolo Andrea, 2 anni, morì sul seggiolino dell'auto del padre, che si era dimenticato di lasciarlo all'asilo. Da allora sono passati 25 anni e di casi del genere se ne sono contati undici: Merate (Lecco), Teramo, Passignano sul Trasimeno (Perugia), Piacenza, Vicenza, Firenze, Arezzo, Pisa, San Piero a Grado (Pisa) e ancora Catania, nel settembre del 2019. L'ultimo prima del caso romano.

La legge anti-abbandono voluta da Giorgia Meloni

A seguito di questi episodi, nel 2019 il Parlamento approvò un decreto che prevede l'obbligo dei seggiolini anti-abbandono in auto per i bambini sotto i 4 anni. Si tratta di seggiolini dotati di un sensore e un allarme acustico che suona nel caso in cui si chiuda l'auto con il bambino ancora seduto sul seggiolino. Il provvedimento - che come prima firmataria vedeva l'attuale presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni -  entrò in vigore il 7 novembre 2019.

I dispositivi, oltre agli allarmi visivi e sonori, possono essere anche collegati agli smartphone dei genitori attraverso apposite App. Chi non ha il dispositivo in auto va incontro a una multa fino a 300 euro e alla decurtazione di 5 punti sulla patente.

La morte della piccola Stella: cosa è successo

Purtroppo la morte della piccola Stella è stato proprio uno di questi casi. Il padre, Sandro La Tona, carabiniere 44enne in servizio alla Direzione generale per il personale militare del ministero della Difesa, avrebbe dovuto lasciare la piccola all'asilo. Ed era convinto di averlo fatto, tanto che qualche testimone ha raccontato di averlo sentito chiamare la moglie per mettersi d'accordo per il ritiro della piccola.

Ma quando alle 14 la mamma è arrivata, le maestre  le hanno detto che la bambina non c'era e che non era mai arrivata. A quel punto ha visto la Renault rossa nel parcheggio davanti all'ingresso. Quello che è successo dopo purtroppo è storia nota.

Il padre è stato indagato come atto dovuto per abbandono di minore. La madre è stata invece già sentita dagli inquirenti. Non ci sono dubbi sul fatto che si sia trattato di una tragica fatalità.

 

 

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