OCCHIO ALLA RETE

Si fingeva calciatore di Serie A per farsi mandare video hot da ragazzine

Si fingeva calciatore di Serie A per farsi mandare video hot da ragazzine
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Si fingeva calciatore di Serie A per farsi mandare video hot da ragazzine.

Si spacciava per un giocatore di Serie A, ma più per l'improbabile abilità che millantava di avere sui campi di gioco, era solo un abile truffatore. Anzi, peggio ancora, perché si approfittava dell'ingenuità di ragazzine per adescarle e farsi mandare foto e video osè.

Alla fine è stato condannato a 6 anni e 2 mesi di carcere e a una multa di 40mila euro.

Al pc campione di Serie A, ma di vero c'era solo la truffa

Protagonista della vicenda un 49enne di Milano che è stato condannato dal Tribunale di Bari al termine di un'attività investigativa avviata nel 2020 con parecchi particolari decisamente shock.

L'uomo infatti davanti a tastiera e computer si fingeva un calciatore del massimo campionato italiano per adescare minorenni e abusare di loro.

Tutto questo fin quando a settembre di due anni fa una mamma residente nella provincia di Foggia si era accorta delle foto e dei video osé della figlia minorenne, di 12 anni. 

Una scoperta sconvolgente perché la madre si era trovata di fronte a immagini autoprodotte a contenuto sessualmente esplicito.

I video hot al calciatore di Serie A, quattro vittime

Le indagini avviate nel 2020 hanno portato ad appurare che il 49enne aveva adescato in rete (una risorsa ma anche anche un pericolo su cui tenere gli occhi aperti) quattro ragazzine.

Lo ha fatto spacciandosi per un calciatore 15enne appunto di una squadra di serie A. In un caso avrebbe raggiunto dalla Lombardia, dove viveva, una delle vittime nella sua città in Puglia.

In quel caso non avrebbe però incontrato la vittima, ma l'avrebbe a lungo "pedinata", filmata e fotografata.

Video hot da ragazzine, la condanna del Tribunale

L'uomo era accusato di violenza sessuale aggravata dalla sostituzione di persona, pornografia minorile, detenzione di materiale personale pedopornografico.

Tutto materiale che gli inquirenti hanno ritrovato nel computer dell'uomo che adescava le ragazzine su Instangram e a loro faceva vedere una foto di un ragazzino con la maglia di una squadra di calcio di serie A.

La decisione finale del Tribunale è arrivata dopo un processo che si è svolto con rito abbreviato e il "finto baby calciatore cresciutello" era in carcere già dall'autunno dello scorso anno.  

Ora però è arrivato l'epilogo anche in sede giudiziaria.

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