TANTI I COLPI MESSI A SEGNO

Si fingeva benefattrice poi narcotizzava e derubava anziani (e non)

La donna adescava le sue vittime anche nelle chat e dovrà ora rispondere di una lunga sequenza di reati. Arrestata è stata portata nel carcere di San Vittore

Si fingeva benefattrice poi narcotizzava e derubava anziani (e non)
Pubblicato:

Prima, molto abilmente, si fingeva benefattrice impegnata nel raccogliere soldi da destinare a bambini poi, senza alcun scrupolo, narcotizzava e derubava anziani.

Alla fine, fortunatamente è stata arrestata dai Carabinieri.

Si fingeva benefattrice poi narcotizzava e derubava anziani

Come racconta Prima Monza, gli uomini dell'Arma nelle scorse ore hanno messo fine all'azione criminale di una donna senza scrupoli che aveva preso mira persone anziane, ingenue e dal cuore (loro sì) d'oro.

E' accaduto in provincia di Monza e Brianza, nel Vimercatese: la donna, una 47enne, suonava alle loro case ma il più delle volte "adescava" le proprie vittime attraverso le chat dei social network (o addirittura in due circostanze al cinema) e si presentava come una gentile benefattrice in cerca di qualche offerta da destinare ai bambini poveri.

Come tendeva la "trappola" alle vittime e li derubava

Un nobile intento sulla carta, poi però smentito dalle sue reali intenzioni.

Una volta conquistata la fiducia delle sue "vittime", le narcotizzava e le rapinava. E' stato accertato che, conquistata la fiducia delle persone, il più delle volte uomini, li invitasse a casa sua offrendo loro bevande, the o camomilla.

Per addormentarle, i Carabinieri hanno appurato infatti che usasse benzodiazepine, un potente farmaco che avrebbe anche potuto essere letale vista l’età avanzata di alcuni dei malcapitati.

Il modus operandi della truffatrice-rapinatrice

I Carabinieri della stazione di Bellusco hanno arrestato la rapinatrice, classe 1975, italiana, originaria del vimercatese, nullafacente, già nota alle Forze dell’Ordine per precedenti specifici tra cui furto e circonvenzione di incapaci.

La malvivente, dopo aver "addormentato" le vittime, agiva indisturbata nelle loro case o nei loro portafogli portando via tutto quello che di prezioso riusciva a trovare: dai soldi ai preziosi.

Per procurarsi il farmaco ipnotico-sedativo, la donna si avvaleva di false prescrizioni mediche che esibiva all’occorrenza in pronto soccorso millantando di essere in cura psichiatrica.

E, vista la dinamica di alcuni colpi e l'identikit di alcune vittime (anche un 27enne e un 47enne che avevano accettato i suoi inviti per stare in compagnia), non è escluso che la donna usasse anche le "armi" della seduzione e derubava poi le persone adescate.

Il colpo grosso ai danni di un 71enne

L’inventiva della rapinatrice aveva poi trovato seguito con un uomo di origine irpina, 71enne, il quale sempre conosciuto tramite chat, nel parlare delle sue passioni, aveva portato la donna a conoscenza della sua intenzione di vendere la sua collezioni di monete e pennini d’oro del valore di circa 80mila euro.

"Fiutando" la possibilità del colpo grosso, la donna aveva fatto credere all’uomo di conoscere persone del settore per piazzare la merce, invitandolo, anche in questo caso, a "salire" al nord, a casa sua, per scambiare quattro chiacchiere.

Invito accettato, e a giugno l'uomo aveva raggiunto il vimercatese. In casa della donna gli era stato offerto il "solito" bicchiere.

Poi i due erano andati in un centro commerciale, dove la 47enne, approfittando dello stato confusionale del soggetto, era riuscita ad utilizzare la sua carta di credito per acquistare 4mila euro di monili in oro presso una gioielleria, nonché capi di abbigliamento per un valore di circa 100 euro.

Successivamente, facendogli credere di avere reperito un compratore per le monete, lo aveva convinto a prendere un treno per Torino, giungendo alla Stazione Porta Nuova, dove la donna scusandosi che il compratore aveva avuto un contrattempo, l’aveva esortato ad attendere.

Nel frattempo l’uomo, che accusava un forte giramento di testa, è stato portato all’ospedale Umberto I di Torino. A quel punto l’amara sorpresa: la preziosa collezione di monete e pennini era sparita.

Anche in questo caso, i medici avevano riscontrato la presenza di Benzodiazepina.

La refurtiva trovata

Gli uomini dell’Arma presentatisi preso l’abitazione della donna, hanno dato esecuzione all’ordinanza di misura cautelare in carcere.

La perquisizione personale ha permesso di recuperare:
· 10 pennini in oro;
· 2 bracciali in oro;
· 2 flaconi di “delorazepam”
· 1 flacone di “sedivitax”
· 2mila euro circa

La donna è stata portata al carcere di San Vittore e dovrà di una lunga sequenza di reati:

  • rapina aggravata dal fatto di porre le vittime in stato d’incapacità di agire
  • di aver commesso il fatto in abitazione privata e nei confronti di persona ultrasessantacinquenne; lesione personale aggravata dai futili motivi consistenti nell’alterazione psicofisica da intossicazione da Benzodiazepina
  • circonvenzione di persone incapaci continuata
  • detenzione illecita di sostanza stupefacente o psicotrope continuata; indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti

 

Seguici sui nostri canali