Senza patente, offre 100 euro agli agenti: "Dai, andate a prendervi un caffè e chiudiamola qui"

Come direbbero i giovani d'oggi...voleva fare il brillante. E invece è stato arrestato. C0n un'accusa pesante: istigazione alla corruzione.

Una disinvoltura che rischia di costare cara a un automobilista pizzicato nei giorni scorsi senza patente.

Perché i poliziotti quando si sono visti mettere davanti 100 euro con l'invito di "andarsi a prendere un caffè" hanno avuto una reazione che l'incauto automobilista evidentemente non si aspettava.

Offre un... costoso caffè agli agenti, finisce arrestato

La vicenda, raccontata dal portale locale Prima Rovigo, fa decisamente sorridere.

Perché quando a un controllo da parte della Polizia di Stato, senza patente (che di fatto non ha mai preso), un automobilista ha pensato bene di "ammiccare" con gli agenti, tirando fuori dalla tasca 100 e mettendole in bella mostra davanti ai loro occhi, accompagnando il tutto con un "invito" davvero fuori luogo:

"Dai, andate a prendervi un caffè e chiudiamola qui".

Davanti agli uomini in divisa un pasticcio dietro l'altro

Gli Agenti della Squadra Volante durante un posto di controllo avevano infatti fermato un cittadino straniero che, alla richiesta di esibire la patente di guida, aveva dapprima spiegato di averla dimenticata a casa.

Dagli accertamenti effettuati però in tempo reale dagli agenti in contatto con la banca dati della centrale della Polizia si è però poi appurato che l’uomo in realtà non aveva mai posseduto il documento di guida.

Da qui la comunicazione degli agenti che avrebbero proceduto a verbalizzare la violazione.

Per evitare la multa, la proposta...del caffè

Ma questo punto è arrivato il bello. L'automobilista, per cercare di evitare la multa, con fare amichevole, si è avvicinato agli genti offrendo due banconote da 50 euro e aggiungendo la frase “prendetevi un caffè”.

Al (prevedibile) rifiuto dei poliziotti, l’uomo, dopo vari tentativi di convincerli, ha allora lanciato i soldi sul cruscotto della volante.

L'arresto

A quel momento il conducente dell'auto è stato arrestato per istigazione alla corruzione e posto agli arresti domiciliari a disposizione della Procura della Repubblica di Rovigo che ha richiesto la convalida dell’arresto.

Arresto convalidato dal Giudice che ha deciso di applicare la misura cautelare dell’obbligo di dimora presso il comune di Padova.