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Sedicenne ucciso a coltellate in strada durante una rissa, un coetaneo ha confessato

Una rissa tra minorenni alla periferia di Bologna degenerata in un omicidio: la vittima è di nazionalità straniera, il minore reo confesso è italiano

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Sedicenne ucciso a coltellate in strada durante una rissa: un coetaneo ha confessato

Un ragazzo di 16 anni è stato accoltellato mortalmente, nella serata di mercoledì 4 agosto 2024, in via Piave, zona Saffi a Bologna.

Un altro giovane, di 17 anni, è rimasto ferito in quella che da una prima ricostruzione sarebbe stata una rissa fra minorenni. Per il delitto è stato fermato un coetaneo della vittima, anch'esso 16enne, di nazionalità italiana.

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16enne ucciso a coltellate in strada da un coetaneo

L'omicidio si sarebbe consumato durante una rissa, fra minorenni, alla periferia di Bologna.

Ad avere la peggio è stato il 16enne, di una famiglia di origine bengalese, che è deceduto già durante il trasporto al vicino ospedale Maggiore. A dare l’allarme, verso le 22.30, sarebbero stati alcuni residenti che hanno sentito gridare ‘aiuto’ dalla strada. Sul posto, oltre al 118, è intervenuta la polizia che ha già fermato il presunto autore dell’omicidio - anche lui 16enne, italiano- e recuperato il coltello usato nell’aggressione.

La scena del crimine transennata

Prelevato da casa

Fondamentale per arrivare al fermo del presunto assassino sono state le testimonianze degli altri ragazzini, coinvolti nella violenta rissa. Gli agenti l'hanno prelevato dalla propria abitazione, dove si era rifugiato.

Il minore avrebbe confessato il delitto. E' indagato per l'omicidio del 16enne e per tentato omicidio del 17enne rimasto ferito. Quest'ultimo, fortunatamente, non si trova in pericolo di vita e dopo essere trasportato e medicato in ospedale è stato dimesso con una prognosi di 10 giorni.

Risse e omicidi: minori fuori controllo

Questa drammatica pagina di cronaca colpisce, soprattutto, in virtù della giovane età dei protagonisti.

Non avrebbero mostrato alcun segno di pentimento i due minorenni che sono stati fermati per l’omicidio di Thomas Luciani, il 17enne trovato senza vita nella serata di domenica 23 giugno, tra le sterpaglie all’interno del Parco Robert Baden-Powell di Pescara. Anche in questo caso, la scellerata violenza sarebbe stata figlia di un diverbio degenerato. Anche in questo caso, vittime e carnefici, erano minorenni.

Sul corpo del 17enne ucciso sono state trovate ferite da arma da taglio. Dopo l’omicidio, secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, i due ragazzi sarebbero andati a fare il bagno al mare.

Così come era minorenne un 13enne di Recco, provincia di Genova, che ha accoltellato alla gamba, all'addome e a un fianco un 14enne, colpevole di aver messo un like a una ragazzina sui social.

È successo durante la notte tra il 15 e il 16 agosto 2024, a Sori. Il ragazzino è uscito di casa con in tasca un coltello a serramanico. L'aggressione è avvenuta intorno alle ore 22, vicino al campetto parrocchiale gremito per i festeggiamenti per la festa patronale della Madonna delle Grazie. Sul posto il 118 e la Croce Rossa di Sori che hanno fermato l'emorragia trasferendo la vittima al San Martino di Genova dove è stato sottoposta a un delicato intervento chirurgico, ma non è in pericolo di vita.

Fatti di cronaca che lasciano allibiti: sia per la futilità delle motivazioni che per la giovanissima età dei protagonisti.

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