Da Prima Firenze

Uccise il vicino che gli demoliva casa con la ruspa: "Eccesso di legittima difesa". Cosa rischia Sandro Mugnai

Il pm ha chiesto per Sandro Mugnai una pena di 2 anni e 8 mesi (il processo si svolge con rito abbreviato che prevede uno sconto di pena di un terzo)

Uccise il vicino che gli demoliva casa con la ruspa: "Eccesso di legittima difesa". Cosa rischia Sandro Mugnai
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Nella notte del 6 gennaio 2023, Sandro Mugnai uccise il vicino Gezim Dodoli con tre colpi di fucile da caccia. L'artigiano di 54 anni San Polo, alla periferia di Arezzo, si trovò di fronte il vicino di casa che con una ruspa stava cercando di demolirgli casa. A quel punto imbracciò un fucile e gli sparò.

Durante l'udienza di martedì 17 settembre 2024, la sentenza è stata rinviata e il pm ha richiesto una condanna per eccesso colposo di legittima difesa a 2 anni e 8 mesi.

Sandro Mugnai uccise il vicino che gli demoliva casa con la ruspa

Come racconta Prima Firenze, per oggi era attesa la sentenza. Il processo però è stato rinviato all'8 ottobre per decisione della parte civile, quella legata a Dodoli, che ha chiesto la riqualificazione del reato in omicidio volontario. La condanna chiesta dalla procura al momento - per eccesso di legittima difesa - è di 2 anni e 8 mesi.

La difesa di Mugnai ha chiesto inoltre il rito abbreviato, dunque in caso di condanna è previsto uno sconto di pena di un terzo. Difficilmente, dunque, il 54enne finirà in carcere.

Cosa è successo

Il 59enne albanese era stato raggiunto dai proiettili mentre con la ruspa stava demolendo la casa del vicino. Tra i due non correva probabilmente buon sangue ed era scoppiato un alterco. Dodoli era salito sulla ruspa e si dirigeva verso la casa di Mugnai, il quale imbracciò il fucile e sparò ben sei colpi.

Tre di essi finirono sulla ruspa, tre raggiunsero l'uomo, uccidendolo. La ricostruzione del Pm racconta di una rapida sequenza di colpi, di cui l'ultimo esploso quando ormai l'escavatrice era ferma. Un'azione definita imprudente e precipitosa quella di Mugnai.

Inizialmente il 54enne era stato arrestato per omicidio volontario, poi la giudice per le indagini preliminari Giulia Soldini riconobbe la legittima difesa. Mugnai avrebbe agito per proteggere se stesso e gli altri presenti nell'abitazione. Adesso però, tutto potrebbe nuovamente cambiare.

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