"Ho ucciso mia figlia per il mio onore": la confessione shock del papà di Saman Abbas
L'uomo al telefono con un parente in Italia avrebbe ammesso il delitto della ragazza, che aveva rifiutato un matrimonio combinato".
Una svolta nel caso di Saman Abbas. Spunta un'intercettazione telefonica del padre della ragazza che ammette:
"Ho ucciso mia figlia".
Saman Abbas, una vicenda che ha scosso l'Italia
E' una vicenda che ha scosso tutta l'Italia, la giovane pakistana è "scomparsa" da Novellara, un comune di poco più di 13mila abitanti in provincia di Reggio Emilia, nel 2021.
Secondo la Procura e gli inquirenti è praticamente certo che Saman sia stata uccisa per vendetta dai suoi stessi familiari.
E ancor più drammatico sarebbe il movente che avrebbe portato la famiglia a questa terribile azione: il rifiuto della giovane a un matrimonio concordato con un cugino più grande di lei.
Il processo ai familiari arrestati e ai genitori latitanti
Come noto però il corpo della giovane non è mai stato ritrovato nonostante le incessanti ricerche dei Carabinieri e i tanti interrogatori ai familiari.
Tre di loro sono stati arrestati, mentre i genitori sono di fatto latitanti dal giorno della scomparsa di Saman e l'ipotesi più accreditata è che siano tornati in Pakistan.
Il 10 febbraio del nuovo anno andranno a processo a Reggio Emilia i familiari arrestati all'estero, in Francia e Spagna nei mesi scorsi: lo zio Danish Hasnain e i due cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, oltre ai genitori, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, entrambi ancora latitanti in Pakistan.
Intercettazione shock del padre: "Ho ucciso mia figlia"
Ma proprio agli atti del processo è stata depositata un'intercettazione shock del padre della giovane, risalente all''8 giugno 2021, poco più di un mese dopo la scomparsa della figlia.
Il genitore lo avrebbe confidato a un parente in Italia proprio dopo aver ormai raggiunto il Pakistan.
Questa la trascrizione dell'intercettazione:
"Ho ucciso mia figlia e sono venuto, non me ne frega nulla di nessuno. Io sono già morto, l'ho uccisa io, l'ho uccisa per la mia dignità e per il mio onore. Noi l'abbiamo uccisa".
Un noi che secondo i Carabinieri comprenderebbe il contesto familiare delle cinque persone imputate nella vicenda.