Assurdo

Saman Abbas, al via l'udienza ma i genitori della ragazza non sanno di essere a processo

Sono accusati di essere coinvolti nell'omicidio della figlia ("colpevole" di amare un giovane diverso da quello scelto per lei) e sono in fuga nel loro Paese natale. Ma per l'avvocato i genitori di Saman non saprebbero di essere a processo...

Saman Abbas, al via l'udienza ma i genitori della ragazza non sanno di essere a processo
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Secondo l'accusa l'ordine di uccidere la figlia 18enne sarebbe partito proprio da mamma e papà. Ma loro, i genitori di Saman Abbas, che non si trovano più in Italia, non sanno nemmeno di essere a processo...

Saman Abbas, al via l'udienza

Lo zio e i due cugini, arrestati fuori dall'Italia, devono ora rispondere di pesanti accuse: sequestro di persona, omicidio e soppressione di cadavere. I genitori di Saman, invece, considerati coinvolti nell'omicidio della figlia, secondo il loro legale, non saprebbero nemmeno di essere a processo. E infatti dalla scomparsa della figlia, di loro non c'è più traccia...

E' iniziata oggi l'udienza preliminare per i tre pachistani imputati nel "caso" Saman, la 18enne scomparsa da Novellara il 30 aprile 2021 e mai più ritrovata. I tre, arrestati all'estero, devono rispondere di sequestro di persona, omicidio e soppressione di cadavere. Accuse pesantissime, dunque, quelle a carico dello zio, Danish Hasnain e dei due cugini, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq.

Ma se i tre sono stati beccati all'estero dopo una tentata fuga, i genitori della ragazzina sono ancora latitanti. La mamma e il papà, infatti, sono considerati dall'accusa, coinvolti nella vicenda, in quanto sarebbe partito proprio da loro l'ordine di punire con la vita la figlia. Quella figlia che voleva ribellarsi alle tradizioni della famiglia.

Ma i genitori non sanno di essere a processo

Quella ragazza che voleva andarsene di casa, sposare il ragazzo che amava... I tre imputati, oggi, martedì 17 maggio 2022, si sono presentati in aula davanti al Gup assistiti dai rispettivi legali. Presenti anche l'avvocato del fratello minore di Saman (che intende costituirsi parte civile), l'associazione Penelope, la sindaca di Novellara e il legale dei genitori.

Ed è stato proprio lui a riportare in aula una tesi destinata a far discutere. Secondo lui, infatti, i genitori sarebbero delle "vittime" di un sistema che darebbe per scontate troppe cose. Come l'effettiva consapevolezza di un processo a proprio carico. Insomma, secondo l'avvocato di Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, loro non saprebbero di essere sotto processo per la morte della figlia. E così ha chiesto la nullità del decreto di latitanza. Ma la richiesta è stata bocciata dal giudice. L'avvocato ha poi spiegato di non essere mai riuscito a entrare in contatto con gli assistiti.

La sindaca di Novellara, poi, ha voluto spendere parole di vicinanza per la giovane vittima di una atroce e insensata violenza. Ha spiegato di aver fatto tutto il possibile per essere "come una famiglia per Saman". Una famiglia istituzionale, insomma, perché quella vera non è stata capace di amarla davvero.

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