Un aiuto nelle difficoltà

Salumificio distrutto da un incendio, la ditta "rivale" mette a disposizione spazi e macchine per andare avanti a lavorare

Una storia di rispetto e collaborazione oltre alla "rivalità" che arriva da Negrar (Verona)

Salumificio distrutto da un incendio, la ditta "rivale" mette a disposizione spazi e macchine per andare avanti a lavorare
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Concorrenti sì, ma con rispetto. E quando il "rivale" viene colpito dalla malasorte, subentra la solidarietà di chi sa quanto sia difficile oggigiorno condurre un'attività. E' una bella storia quella che viene da Negrar, in provincia di Verona, dove un imprenditore ha messo a disposizione spazi e macchinari del diretto concorrente per permettergli di continuare a produrre dopo che il suo salumificio è stato letteralmente devastato da un terribile incendio.

Salumificio distrutto da un incendio a Verona

L'incendio era scoppiato nel pomeriggio di  giovedì 9 febbraio 2023, nel capannone del salumificio F.lli Coati, nella frazione di Arbizzano-Santa Maria, a Negrar, in Valpolicella.

Un rogo devastante. Per capirne la portata basti pensare che il lavoro dei Vigili del fuoco è terminato nella notte tra lunedì 13 e martedì 14 febbraio 2023: insomma ci sono voluti giorni per avere la meglio su fiamme e fumo.

Uno dei dipendenti dell'azienda è rimasto ferito in modo grave. Al momento sono ancora in corso le indagini per capire quale sia stata la causa che ha scatenato il rogo.

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L'aiuto del concorrente

I danni, come è facile intuire, sono stati enormi per l'attività, che ha naturalmente dovuto chiudere i battenti e mettere in cassa integrazione i lavoratori. Da subito e fino al 13 maggio sono scattati gli ammortizzatori sociali per i lavoratori, 180 dipendenti diretti e 120 di una cooperativa che si occupa di una fase della lavorazione della carne.

Ma proprio quando il titolare pensava di aver toccato il fondo è arrivata una mano tesa dallo storico rivale. A farsi avanti, infatti, è stato il Salumificio Pavoncelli, una realtà storica del territorio, che dista appena una dozzina di chilometri dal concorrente. Gli ha teso la mano, in segno di amicizia, dando prova di grande solidarietà e offrendogli di continuare a produrre nei propri spazi, con i propri macchinari.

 

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