Salgono a sei le vittime di incidenti sul lavoro mortali in due giorni
L'ultima vittima in Abruzzo, schiacciata dalle lamiere cadute da un camion. Altre tragedie in Lombardia, Lazio, Veneto e Campania

Una strage che non si ferma. Nella settimana che ha seguito il Primo Maggio, in cui si è tanto parlato di sicurezza sul lavoro, sono già sei le vittime di incidenti mortali. L'ultimo avvenuto nel tardo pomeriggio di martedì 6 maggio 2025 a Valle Castellana, in provincia di Teramo, in Abruzzo (foto in copertina).
Schiacciato dalle lamiere mentre scarica un autocarro
L'incidente sul lavoro è avvenuto Valle Castellana, in provincia di Teramo, in Abruzzo. A perdere la vita un operaio, straniero di 30 anni, di una ditta privata di montaggi con sede al Nord Italia.
Il giovane è rimasto schiacciato da alcune lamiere mentre le scaricava da un autocarro. Inutile la chiamata ai soccorsi: all'arrivo dell'ambulanza e dei Vigili del fuoco il lavoratore era già deceduto.
Due morti in 12 ore a Milano
Tra lunedì 6 e martedì 7 maggio 2025 due vittime sul lavoro a Milano. Nella mattinata di martedì 6 maggio 2025 un operaio di 24 anni, originario del Kosovo, ha perso la vita in un cantiere edile situato in via Edoardo Bassini 39, nella zona est di Milano.
Endrit Ademi è precipitato dal terzo piano di un edificio in ristrutturazione.. Illeso un secondo lavoratore presente al momento dell’incidente.
La vittima era dipendente di un’azienda con sede nel Bresciano. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di piazzale Cuoco, insieme ai tecnici di ATS, i carabinieri, la polizia locale e i soccorritori del 118, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Nella tarda serata di lunedì 5 maggio 2025, invece, un operaio di 60 anni, Roberto Vitale, è morto dopo essere stato travolto da una motrice nel piazzale dell'azienda in cui lavorava a Carpiano, sempre in provincia di Milano. Dopo aver scaricato della merce si è incamminato nel piazzale dell'azienda quando è stato investito da una motrice condotta da un collega 62enne.
L'uomo era dipendente di un'azienda esterna, la Bs trasporti. Secondo quanto ha spiegato il coordinatore Uil Traporti Lombardia Domenico Albanese, Vitale era un pensionato, “costretto a lavorare per arrotondare una pensione erosa dal caro vita”.
Vittime anche in Veneto, Campania e Lazio
Nelle ore precedenti altre tragedie avevano colpito il Veneto, la Campania e il Lazio.
Aveva appena compiuto 47 anni Stefano Alborino, operaio di Orta di Atella, deceduto nel primo pomeriggio di lunedì 5 maggio 2025 mentre era impegnato in lavori di ristrutturazione a Frattamaggiore, in via Padre Vergara, a Napoli (Campania). L’uomo è precipitato dal tetto per cause ancora da accertare. I soccorsi sono stati immediati, ma le sue condizioni erano già gravissime e il decesso è avvenuto poco dopo l’arrivo in ospedale.

Un altro drammatico incidente sul lavoro si è consumato nel pomeriggio a Paliano, in provincia di Frosinone (Lazio), dove Vincenzo Solimando, operaio 47enne originario di San Nicandro Garganico (Foggia) ha perso la vita a causa di una scarica elettrica. L’uomo era impegnato in interventi di manutenzione su alcuni pannelli solari presso l’impianto fotovoltaico di via Bosco Castello. Intorno alle 17, la folgorazione che non gli ha lasciato scampo.
Un’ulteriore tragedia sul lavoro è avvenuta alle prime luci dell’alba a Brendola, in provincia di Vicenza (Veneto). Un operaio 58enne ha perso la vita all’interno dello stabilimento della Aristoncavi, azienda specializzata nella produzione di cavi elettrici. La vittima si chiamava Raffaele Galano viveva a Vicenza con moglie e due figli. Era dipendente dell'azienda da 33 anni.
Come raccontato da Prima Vicenza, l'operaio sarebbe caduto da una scala mentre stava operando su un’apparecchiatura dell’impianto. A seguito della caduta, la vittima sarebbe stata risucchiata da un macchinario: secondo una prima ricostruzione, un ingranaggio lo avrebbe agganciato per un braccio, trascinandolo con violenza e causando lesioni fatali.