Infermiera uccisa a coltellate sotto casa: fermato l'ex compagno

"Basta, basta, ti prego fermati". Sono state con ogni probabilità queste, urlate con disperazione, le ultime parole pronunciate a Rossella Nappini, 52enne infermiera di Roma, uccisa a coltellate nell'androne di un palazzo in via Giuseppe Allievo, nel quartiere Trionfale-Primavalle.

Infermiera 52enne uccisa a coltellate a Roma

Quello che potrebbe essere l'ennesimo femminicidio si è consumato nel pomeriggio di lunedì 4 settembre 2023 nella Capitale. Attorno alle 17 alcuni vicini hanno sentito le urla e pochi istanti dopo due studenti hanno ritrovato il corpo della donna, oramai esanime, in un lago di sangue nell'androne del palazzo.

Sul posto insieme ai soccorritori e alla Polizia è arrivato anche il medico legale: al primo esame il corpo di Rossella Nappini presentava numerose ferite d'arma da taglio in punti vitali, particolarmente all'addome.

Fermato l'ex compagno

Agli inquirenti è parso chiaro sin dall'inizio che la vittima conosceva il suo assassino: i sospetti si sono concentrati soprattutto sull'ex compagno della donna, che in un primo momento era irreperibile, ma è stato poi rintracciato e sentito in Questura. Tra le piste seguite anche quella di un presunto stalker che l'avrebbe tormentata di recente. Quello che è sicuro è che non si è trattato di una rapina finita male, dato che la borsetta della donna è stata ritrovata sul luogo del delitto. Insomma, Rossella e la persona che l'ha uccisa si conoscevano.

Nella mattinata un uomo di 45 anni di nazionalità marocchina è stato fermato con l'accusa di omicidio, l'indagato in passato ha avuto una relazione con la 52enne.

Gli agenti della Squadra Mobile della Capitale hanno svolto un dettagliato sopralluogo nella zona alla ricerca dell'arma del delitto, che al momento non è ancora stata ritrovata. E' stata inoltre disposta l'autopsia sul corpo dell'infermiera 52enne che sarà svolta nei prossimi giorni.

Chi era Rossella Nappini

Separata, madre di due figli, viveva con la mamma ottantenne. Una donna riservata, lavoratrice e amante dei suoi due figli. Una vita normale quella di Rossella Nappini, che era anche impegnata a livello sociale proprio contro la piaga dei femminicidi e della violenza di genere. In tempi recenti aveva collaborato a una raccolta fondi per sostenere un centro anti-violenza.

Rossella era anche attiva attiva sul fronte sindacale e della sanità pubblica.  Battaglie che oggi non potrà più portare avanti, ennesima vittima di una piaga che non riusciamo proprio a fermare.