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Roma, ancora paura in una scuola: crolla il controsoffitto alle superiori

Non si registrano feriti. Tuttavia, alcuni studenti e docenti hanno respirato polveri sollevate dal crollo e sono stati visitati dai sanitari per accertamenti

Roma, ancora paura in una scuola: crolla il controsoffitto alle superiori

Paura questa mattina, venerdì 17 ottobre 2025, all’Istituto superiore Armando Diaz di via Diana, in zona Tuscolana, a Roma. Intorno alle 8, un controsoffitto è improvvisamente crollato, facendo cadere calcinacci e detriti lungo la tromba delle scale che collegano i diversi piani dell’edificio.

Secondo quanto riferito dai Vigili del fuoco, prontamente intervenuti sul posto insieme alle forze dell’ordine e al personale del 118, non si registrano feriti. Tuttavia, alcuni studenti e docenti hanno respirato polveri sollevate dal crollo e sono stati visitati dai sanitari per accertamenti. Fortunatamente, nessuno di loro ha riportato conseguenze gravi.

Roma, ancora paura in una scuola: crolla il controsoffitto in una superiore
Crollo scuola Diaz

Roma, ancora paura in una scuola: crolla un controsoffitto

L’edificio è stato evacuato in via precauzionale, con gli alunni e il personale fatti uscire da una scala di sicurezza secondaria. I pompieri stanno effettuando verifiche approfondite sulla stabilità del solaio e del tetto, per accertare le cause del cedimento e scongiurare ulteriori rischi.

L’episodio ha inevitabilmente creato momenti di panico tra studenti e insegnanti, molti dei quali erano già in aula o nei corridoi al momento del crollo. Alcuni genitori, avvisati via chat dai figli, si sono precipitati davanti all’istituto per avere notizie.

Un altro incidente solo 24 ore prima a Pescara

Il crollo di Roma arriva a poche ore di distanza da un altro grave episodio accaduto a Pescara, al Liceo statale Guglielmo Marconi, dove una sostanza non ancora identificata ha provocato una maxi evacuazione e decine di intossicazioni.

Giovedì 16 ottobre 2025, infatti, diversi studenti, docenti e collaboratori scolastici hanno accusato malori, bruciori agli occhi e difficoltà respiratorie dopo aver inalato un odore acre diffuso nei corridoi e nelle aule. In totale, una cinquantina di persone sono rimaste coinvolte, sei delle quali trasportate in ospedale, anche se nessuna in condizioni gravi.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con squadre specializzate NBCR (nucleare, biologico, chimico, radiologico), che hanno avviato campionamenti dell’aria e indagini per identificare la sostanza responsabile.

Le autorità locali hanno disposto la chiusura temporanea dell’edificio e l’attivazione del protocollo per le maxi emergenze, parlando di “concreto e immediato pericolo per la salute”. Le analisi di laboratorio dovranno ora chiarire l’origine dell’accaduto.

A Mantova una lavagna elettronica cade in aula

Pochi giorni fa, a Mantova, presso l’ITIS Carlo d’Arco, una lavagna elettronica interattiva (LIM) di grandi dimensioni — circa 3 metri per 2 — si è staccata improvvisamente dalla parete, colpendo una docente sessantenne e uno studente di 18 anni.

Roma, ancora paura in una scuola: crolla il controsoffitto in una superiore
Incidente a Mantova

L’episodio, avvenuto mercoledì 8 ottobre 2025, intorno alle 11, ha scatenato il panico tra i presenti. Entrambi i feriti sono stati portati in ospedale in codice verde, riportando solo contusioni lievi, ma la dinamica ha sollevato nuove preoccupazioni sulla sicurezza strutturale degli istituti scolastici.

Crolli e carenze strutturali: il bilancio di un anno

Gli incidenti di Roma, Pescara e Mantova si inseriscono in un quadro più ampio e preoccupante. A settembre, Cittadinanzattiva ha presentato alla Camera dei Deputati il XXIII Rapporto dell’Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola, che fotografa una situazione critica e in peggioramento per quanto riguarda l’edilizia scolastica in Italia.

Tra settembre 2024 e settembre 2025, si sono verificati 71 episodi di crolli o cedimenti strutturali negli edifici scolastici — un dato in aumento rispetto ai 69 dell’anno precedente.

Secondo i dati dell’INAIL, nel solo 2024 si sono registrati 78.365 infortuni a scuola, con un incremento di oltre 7.400 casi rispetto all’anno precedente.

Quasi la metà degli edifici scolastici italiani (49%) è stata costruita prima del 1976, anno in cui furono introdotte le norme antisismiche, e molti di essi non sono mai stati adeguati alle nuove disposizioni. Nonostante il 46% delle scuole si trovi in zone ad alto rischio sismico, soltanto il 4% ha ricevuto interventi di adeguamento e appena il 3,8% è stato oggetto di miglioramenti strutturali.

Una scuola che fa paura

L’episodio di Roma, pur non avendo causato feriti, riaccende l’allarme sulla sicurezza nelle scuole italiane, tema che da anni si trascina tra promesse, fondi insufficienti e lentezze burocratiche.

Mentre il crollo del controsoffitto al Diaz viene indagato dai tecnici dei Vigili del fuoco, la sensazione è che ogni nuovo incidente sia solo la punta di un iceberg più grande: quello di un patrimonio edilizio scolastico fragile, datato e in troppi casi abbandonato all’incuria.