Ricercato (a sua insaputa) dall'Interpol di mezzo mondo, era in vacanza con gli amici a Venezia
Individuato in un noto albergo e arrestato dai Carabinieri un cittadino cinese, coinvolto in un vorticoso giro di giochi d'azzardo online
Era ricercato dall'Interpol di mezzo mondo, ma se ne stava tranquillo e beato in vacanza a Venezia. Sino a quando i carabinieri hanno bussato alla sua stanza d'albergo e lo hanno arrestato.
Ricercato in mezzo mondo, va in vacanza a Venezia
Naturalmente il protagonista di questa storia - un cittadino cinese di cinquant'anni - non sospettava di avere le forze dell'ordine alle calcagna. Tanto da presentarsi in un noto albergo della Serenissima con i suoi veri documenti. A quel punto, però, non appena le sue generalità sono state inserite nel sistema informatizzato dell'hotel, è scattato l'alert.
I dati dell’uomo, processati dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, hanno rivelato che, secondo un'indagine condotta dall'ufficio di pubblica sicurezza della regione autonoma della Mongolia interna, da aprile 2018 ad ottobre 2020, lo stesso, per ottenere profitti illeciti, avrebbe guidato un gruppo criminale che avrebbe costituito 6 società e sviluppato una app telefonica che avrebbe permesso a cittadini cinesi di partecipare a giochi d'azzardo online.
Ha cercato di chiudersi in stanza
Una volta allertati dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, i Carabinieri del Comando Provinciale di Venezia sono intervenuti presso l’albergo, dove l’uomo ha inizialmente tentato di chiudersi in camera, per poi consegnarsi ai militari che, al termine degli accertamenti, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, lo hanno condotto presso il carcere di Santa Maria Maggiore di Venezia.
Cosa aveva combinato
Ma cosa aveva combinato il cinquantenne cinese? Come detto, era implicato in un giro di gioco d'azzardo piuttosto fruttuoso. Il presunto giro d’affari avrebbe coinvolto più di 1,3 milioni di giocatori, che si sarebbero iscritti all’app di gioco piazzando scommesse per circa 1,2 trilioni di renminbi (CNY, la moneta cinese, al cambio 159 bilioni di euro circa), transazioni da cui il cittadino cinese ricercato avrebbe realizzato un
profitto illegale di 241 milioni di CNY (32 milioni di euro circa).
L'uomo si era allontanato dalla Cina nel febbraio 2020.