Ricatta il parroco dopo una videochiamata hard: il prete non paga e lui manda il filmato alla curia

E' caduto preda del tranello di un malintenzionato e ora ne sta pagando le conseguenze. La presunta vicenda estorsiva è avvenuta a Sanremo (Imperia) e ha visto come vittima un parroco, il quale, è stato ricattato dopo una videochiamata hard da un uomo conosciuto sui social. Il sacerdote ha scelto di non cedere alle minacce, ma il suo aguzzino, alla fine, ha inviato il filmato a diversi indirizzi e-mail, tra cui quello della curia. Il prete, a quel punto, è stato sospeso.

Parroco ricattato dopo una videochiamata hard

Una storia di ricatto come tante già sentite nei confronti di uomini della Chiesa.

Il caso controverso, stavolta, come raccontato da Prima La Riviera, si è verificato a Sanremo (Imperia) dove un parroco è stato ricattato da un uomo conosciuto sui social network dopo aver intrattenuto con lui una videochiamata hard.

Quest'ultimo, al termine della telefonata erotica, lo ha quindi minacciato di diffondere il filmato se il sacerdote non lo avrebbe pagato in denaro. Il prete, tuttavia, non ha ceduto alla provocazione e per questo motivo il suo aguzzino ha agito di conseguenza. Il video, infatti, è stato inviato a diversi indirizzi mail tra cui appunto quello della Diocesi di Ventimiglia e Sanremo.

La curia, venuta a conoscenza di quanto accaduto, ha subito agito nei confronti del parroco sanremese. Sul suo caso, però, sono in corso i dovuti accertamenti, al fine di comprendere la reale dinamica dei fatti e capire se si configurerebbe uno scenario di una tentata estorsione.

Sospeso dall'incarico

In una nota ufficiale, la Diocesi di Ventimiglia e Sanremo ha fatto sapere che il sacerdote è stato sospeso dal suo incarico:

"La Diocesi di Ventimiglia e Sanremo con profondo dispiacere informa che nei confronti del presbitero (…), è pervenuta una segnalazione concernente un’incresciosa vicenda - si legge in un comunicato della diocesi - nella quale, per imprudenza, leggerezza e grave violazione degli obblighi derivanti dallo stato clericale sarebbe incorso, colpevolmente, lo stesso presbitero.

Per quanto attiene la negativa condotta in ordine alle norme morali e agli obblighi della vita sacerdotale, il vescovo ha aperto un’indagine previa onde definire, con accuratezza, fatti e responsabilità e addivenire a giusti e doverosi provvedimenti, che verranno resi noti. In attesa di espletare convenientemente le procedure giudiziali canoniche il Presbitero (…) ha concordato la sospensione del ministero parrocchiale".

Il vescovo Antonio Suetta aprirà sulla vicenda un procedimento giudiziale canonico, con tanto di indagini, interrogatorio, fissazione degli atti e, qualora la vicenda risultasse proprio in questi termini, provvedimenti.