Rara ed aggressiva forma di meningite: grave un bambino di 22 mesi
Un encefalogramma sarà effettuato per verificare eventuali conseguenze neurologiche
Sono state ore di apprensione per un bambino di appena 22 mesi, ricoverato d’urgenza presso l’Ospedale Pediatrico Salesi di Ancona, nelle Marche, a causa di una grave meningite da meningococco. Il piccolo paziente, trasferito sabato pomeriggio, 11 gennaio 2025, da Ascoli in condizioni critiche, ha lottato contro una forma rara e aggressiva della malattia. Ora, grazie alle cure tempestive, il suo quadro clinico sembra volgere verso un miglioramento.
Rara forma di meningite: grave un bambino di 22 mesi
Al momento del ricovero, i medici del Salesi, struttura di riferimento per le malattie infettive pediatriche nelle Marche, hanno subito confermato la diagnosi di meningite. La malattia si era già manifestata con sintomi di sepsi, una condizione che spesso mette a rischio la vita nei casi più gravi. Tuttavia, le cure immediate somministrate dal team di specialisti hanno permesso di stabilizzare il piccolo paziente.
Nelle ultime ore, il bambino ha smesso di avere febbre, un segnale incoraggiante che lascia intravedere una possibile ripresa. Nonostante ciò, la situazione resta sotto stretto controllo: i medici stanno monitorando costantemente i progressi del piccolo, con esami approfonditi previsti nei prossimi giorni. Tra questi, un encefalogramma sarà effettuato per verificare eventuali conseguenze neurologiche della malattia e ottimizzare ulteriormente il trattamento.
L’intera vicenda ha rappresentato un momento di grande apprensione per i genitori e per l’équipe medica. La rapidità dell’intervento e l’elevata specializzazione del personale del Salesi si sono dimostrati fondamentali per affrontare un caso così complesso. Mentre i medici continuano a lavorare per garantire il miglior decorso possibile, cresce la speranza che il bambino possa recuperare completamente e tornare presto alla sua vita quotidiana.
Drammi analoghi
Soltanto pochi giorni fa, a Correggio, in provincia di Reggio Emilia, la scomparsa improvvisa a causa di una meningite fulminante, di Jan Balugani, macellaio di 33 anni, ha lasciato attonita un’intera città. Il giovane, molto conosciuto e apprezzato per il suo lavoro al Centro Carni di Correggio, dove era responsabile del negozio da nove anni, è deceduto nella sua abitazione.
Dramma, invece, a Firenze, all'ospedale Meyer, dove - nella serata di lunedì 30 dicembre 2024 - è morto un neonato di soli quattro mesi, stroncato da meningite. Il bimbo aveva iniziato a stare male nei giorni precedenti accusando una febbre particolarmente alta. Una condizione che ha preoccupato i genitori al punto da decidere che la situazione non poteva essere gestita solo da loro in casa. Di qui la scelta di portare il bambino all’ospedale di Barga. Inizialmente è stato rimandato a casa ma nella notte la temperatura è tornata di nuovo a salire e non si trattava di un malanno di stagione.
Così per la seconda volta i genitori lo hanno riportato a Barga dove i sanitari si sono accorti della gravità del caso e hanno deciso il trasferimento con l’elisoccorso Pegaso all’ospedale Meyer di Firenze dove il piccino è arrivato in condizioni disperate. Fino alla tragica notizia: il piccolo Tommaso se ne è andato per una meningite fulminante di tipo B.
Come riporta Prima Firenze, l'ospedale ha reso noto che non era stato sottoposto a vaccinazione.
Nel giugno 2024, sempre la Toscana, era stata teatro di un altro drammatico decesso di un neonato, stroncato da meningite. Inutile il trasferimento d'urgenza a Roma. La tragedia ha travolto una coppia di origine sarda che si era trasferita a Fonteblanda, nel comune di Orbetello (Grosseto).
I 3 sintomi a cui fare attenzione
La meningite, che può manifestarsi con sintomi inizialmente simili a una comune influenza (febbre alta, mal di testa, rigidità nucale), può evolvere rapidamente in forme gravi e potenzialmente letali. Per questo motivo, le autorità sanitarie raccomandano di prestare attenzione ai sintomi e di rivolgersi tempestivamente ai medici in caso di sospetto.
Per ciò che riguarda i sintomi a cui prestare attenzione la “triade clinica” indica: febbre alta improvvisa; rigidità nucale; vomito. Due dei tre sintomi della “triade clinica” si manifestano in circa il 95% dei pazienti; il 41-51% dei pazienti mostra tutti e tre i sintomi.
Prevenzione e vaccino
La vaccinazione è, sicuramente, lo strumento più efficace per la prevenzione della meningite batterica. In Italia sono disponibili diversi vaccini contro la meningite.
Esistono tre tipi di vaccino anti-meningococco:
- il vaccino coniugato contro il meningococco di sierogruppo C (MenC): è il più frequentemente utilizzato e protegge solo dal sierogruppo C
- il vaccino coniugato tetravalente: protegge dai sierogruppi A, C, W e Y
- il vaccino contro il meningococco di sierogruppo B: protegge esclusivamente contro questo sierogruppo.
Altri vaccini contro forme batteriche di meningite sono quelli contro l'Haemophilus Influenzae B (emofilo tipo B) e contro loStreptococcus pneumoniae (pneumococco).
La scheda vaccinale attualmente in vigore prevede la vaccinazione anti-meningococco C nei bambini che abbiano compiuto un anno di età, mentre è consigliato un richiamo con vaccino tetravalente per gli adolescenti. Il vaccino tetravalente coniugato anti-meningococco A,C, W, Y è consigliato anche per gli adolescenti che non sono stati vaccinati da piccoli e dovrebbe comunque essere somministrato a chi si reca in Paesi ove sono presenti i sierogruppi di meningococco contenuti nel vaccino.
Al di fuori delle due fasce di età citate, il vaccino è fortemente raccomandato in persone a rischio o perché affette da alcune patologie (talassemia, diabete, malattie epatiche croniche gravi, immunodeficienze congenite o acquisite, asplenia, etc.) ed è consigliato anche in presenza di particolari condizioni (lattanti che frequentano gli asili nido, ragazzi che vivono in collegi, dormono in dormitori, reclute militari, e, come sopra accennato, per chiunque debba recarsi in regioni del mondo dove la malattia meningococcica è comune, come ad esempio alcune zone dell'Africa).