Incappucciati e armati

Entrano in chiesa, chiudono le porte, rapinano tutti i fedeli durante la messa e se ne vanno

Un commando di sei uomini ha fatto irruzione nella chiesa evangelica di Orta di Atella, nel Casertano, minacciando adulti e bambini con pistole e coltelli

Entrano in chiesa, chiudono le porte, rapinano tutti i fedeli durante la messa e se ne vanno
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Immaginate di essere in chiesa, per la Messa della domenica sera. Un momento di preghiera e raccoglimento intimo e spirituale, rotto a un certo punto dall'irruzione di sei uomini armati e incappucciati. E' successo davvero domenica 11 dicembre 2022 nella chiesa evangelica  di via San Michele a Orta di Atella, in provincia di Caserta.

Incappucciati e armati entrano in chiesa e rapinano i fedeli

Erano circa le 20.30 e nella chiesa c'era una settantina di fedeli, che stavano assistendo alla funzione della domenica sera. A un certo punto il trambusto, le porte che si aprono e l'irruzione della banda armata.

Sei uomini, tutti con il volto coperto e con in mano pistole o coltelli, hanno fatto il "giro" delle panche, come per le offerte, ma per minacciare e rapinare tutti i presenti. Si sono fatti consegnare i soldi delle donazioni dei fedeli, ma anche cellulari e gioielli, e si sono dati alla fuga. Il tutto in circa cinque minuti di terrore. In totale il bottino sarebbe di poco superiore al migliaio di euro. Non certo il colpo della vita, dunque...

Che spavento!

Al di là dell'entità del colpo, rimane lo spavento da parte di tutti coloro che erano in chiesa (c'erano pure dei bambini) e il sentore che oggigiorno non ci si può sentire più al sicuro nemmeno nei luoghi di culto.

Probabilmente i banditi - che secondo alcune testimonianze parlavano in dialetto napoletano - hanno scelto la chiesa evangelica sicuri di trovare un buon numero di persone e anche per la vicinanza con uno degli svincoli della superstrada Nola-Villa Literno, che ha consentito loro di fuggire in pochissimi istanti con l'auto che avevano lasciato all'esterno.

Sul posto sono arrivati i Carabinieri, che hanno raccolto le testimonianze dei presenti e recuperato le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della zona, nella speranza di riuscire a risalire all'identità dei malviventi.

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