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Ragazzo autistico alla stadio per un progetto di inclusione: picchiato e umiliato da un ultrà 50enne

La codarda aggressione prima del derby tra il Mantova e la Cremonese: il giovane era accompagnato da alcuni educatori

Ragazzo autistico alla stadio per un progetto di inclusione: picchiato e umiliato da un ultrà 50enne
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Un atto di violenza e codardia: fuori dallo stadio di Mantova, dopo il derby contro la Cremonese, un ultrà biancorosso ha aggredito fisicamente un ragazzo affetto da autismo, arrivato da Cremona per veder giocare la sua squadra del cuore.

Il colpevole è scappato prima dell’arrivo della Polizia lasciando il giovane spaventato, con escoriazioni al volto e gli occhiali rotti.

Mantova, ragazzo con disabilità aggredito da un ultrà

Pomeriggio di violenza a Mantova dove un giovane con disabilità è stato vittima di un’aggressione brutale a opera di un ultrà biancorosso. Come riporta Prima Mantova, l’episodio è avvenuto intorno alle 15 di sabato 9 novembre 2024 poco prima dell’atteso derby di calcio tra il Mantova e la Cremonese allo Stadio Martelli.

Il ragazzo, un tifoso della Cremonese affetto da autismo, vive in un istituto di Sospiro, in provincia di Cremona. Era giunto a Mantova accompagnato dagli amici e dagli educatori con l’obiettivo di seguire la partita e di contribuire alla radiocronaca dell’incontro come parte di un progetto di inclusione.

Malmenato e umiliato

Tutto era organizzato per consentire ai ragazzi di vivere un pomeriggio emozionante, a contatto diretto con il mondo del calcio. Arrivato da poco in città, il gruppo era nei dintorni dello stadio quando è stato fermato da un 50enne ultrà del Mantova. Il tifoso si è avvicinato e ha chiesto loro cosa avessero in una valigia che portavano con sé.

Gli educatori, tra cui Lorenzo Cerioli, hanno spiegato al malintenzionato che il gruppo era lì per una radiocronaca con coinvolti dei ragazzi affetti da disabilità. Nonostante la risposta, l’ultrà ha reagito in modo aggressivo e ha gettato la birra che aveva in mano addosso al ragazzo. Ma non è finita qui.

Subito dopo ha infatti iniziato a colpirlo al volto con dei pugni. L’aggressore si è poi dileguato prima dell’arrivo della Polizia lasciando la vittima dell'aggressione contusa, con escoriazioni al volto e gli occhiali rotti. Sconvolti e impauriti, i ragazzi e i loro accompagnatori hanno deciso di rientrare immediatamente a casa, rinunciando alla partita.

Sulla vicenda si è espresso anche il presidente dell’associazione “Marcotti Osvaldo” di Cingia de' Botti, Luca Rivaroli, che ha sentito il ragazzo. Il giovane è ancora spaventato, ma in buone condizioni. Infine, ha sottolineato l’importanza del progetto di inclusione che, purtroppo, è stato macchiato da questo terribile episodio.