Quando esce dal carcere Michele Misseri
Tornerà a vivere nella casa in cui fu uccisa la nipote Sarah Scazzi
L'Italia intera lo ha visto dichiararsi colpevole di un omicidio orribile (e continuare a farlo ancora oggi), per il quale però non è stato condannato. Michele Misseri domenica 11 febbraio 2024 uscirà dal carcere. E tornerà a vivere nella casa di Avetrana dove fu uccisa la nipote Sarah Scazzi.
Michele Misseri esce dal carcere domenica 11 febbraio
Pur essendosi dichiarato colpevole in più occasioni dell'omicidio della nipote, per Michele Misseri nel 2017 è scattata la condanna per soppressione di cadavere e inquinamento delle prove. Per l'uccisione della giovane di Avetrana sono invece in carcere e stanno scontando l'ergastolo la moglie Cosima Serrano e la figlia Sabrina Misseri. Secondo quanto stabilito dai giudici e dalle indagini sono state loro a uccidere Sarah Scazzi.
Misseri ha ottenuto uno sconto complessivo della pena di 684 giorni, dei quali 585 grazie alle riduzioni che scattano ogni semestre e altri 99 per gli effetti della legge Svuota carceri.
Tornerà nella casa di Avetrana
Michele Misseri, dunque, da domenica 11 febbraio 2024 sarà un uomo libero. E tornerà a vivere nella casa di via Deledda ad Avetrana dove Sarah fu uccisa. L'abitazione - come ha riferito il sindaco di Avetrana Antonio Iazzi - è vuota da allora (l'altra figlia di Misseri viveva già fuori casa).
La vicenda aveva suscitato un certo scalpore in tutta Italia e per mesi le attenzioni di televisioni e giornali (ma anche di tanti curiosi) si era concentrata su Avetrana. In questi giorni il primo cittadino si è augurato che non si scateni "il circo mediatico". E si è detto anche pronto a chiudere al traffico via Deledda.
Al momento non sarebbero state presentate richieste di presa in carico ai servizi sociali.
Il delitto di Avetrana
La morte di Sarah Scazzi è diventata nell'immaginario popolare "il delitto di Avetrana". Sarah aveva 15 anni quando morì, il 26 agosto 2010. Suscitò grande scalpore la notizia del ritrovamento del cadavere in diretta su Chi l'ha visto? durante una puntata in cui era ospite la madre della giovane, Concetta Serrano.
Il 21 febbraio 2017 la Corte suprema di cassazione ha definitivamente riconosciuto colpevoli e condannato all'ergastolo per concorso in omicidio volontario aggravato dalla premeditazione Sabrina Misseri e Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia della vittima, confermando la condanna già inflitta in primo grado e in appello dalla Corte d'assise di Taranto; Michele Misseri, padre di Sabrina e marito di Cosima, è stato condannato alla pena di 8 anni di reclusione per soppressione di cadavere e inquinamento delle prove (il furto del cellulare di Sarah); Carmine Misseri, fratello di Michele, è stato condannato in via definitiva a 4 anni e 11 mesi di reclusione per concorso in occultamento di cadavere.