Modena

Pronto soccorso messo a ferro e fuoco da parenti dei feriti in un incidente

La famiglia pretendeva la precedenza sugli altri pazienti e ha aggredito il personale sanitario.

Pronto soccorso messo a ferro e fuoco da parenti dei feriti in un incidente
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E' successo ancora una volta.  I parenti di alcuni ragazzi feriti in un incidente stradale a Carpi (Modena) hanno messo a ferro e fuoco il Pronto soccorso dell'ospedale, aggredendo il personale sanitario, per chiedere che i loro congiunti passassero avanti a tutti gli altri malati.

Carpi, Pronto soccorso messo a ferro e fuoco da parenti dei feriti

Nella serata di martedì 18 ottobre 2022 a Carpi si è verificato un incidente stradale che ha coinvolto tre ragazzi e una ragazza. Lo scontro tra le due vetture non è stato fortunatamente grave, anche se ha richiesto comunque il passaggio in Pronto soccorso dei coinvolti. In particolare della ragazza.

Sembrava tutto nella norma. Ma pochi minuti dopo l'arrivo dei ragazzi, come riporta Prima Modena, in ospedale è arrivato un folto gruppo composto da una trentina di persone, particolarmente agitate. Si trattava di parenti e amici della ragazza, che hanno iniziato a insultare e minacciare il personale, intralciando il lavoro dei medici e disturbando il resto dei pazienti. Tanto che qualcuno addirittura ha deciso di tornarsene a casa senza essere visitato, vista la mala parata che stava prendendo la situazione.

Il perché del caos

Alcuni parenti della giovane erano già intervenuti sul luogo del sinistro, dove c'erano state già alcune tensioni.

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La rabbia è esplosa definitivamente una volta in ospedale, dove parenti e amici hanno lamentato il fatto che la giovane  fosse stata accompagnata in auto dalla famiglia e non in ambulanza e hanno chiesto la precedenza sugli altri per l'assistenza.

Fortunatamente la rissa non è sfociata in aggressioni fisiche o ai locali, ma l'Ausl di Modena ha comunque avviato il dovuto iter con le forze dell'ordine con le accuse di aggressione e interruzione di pubblico servizio.

Un problema sentito

Non è - come detto - la prima volta che si verificano episodi del genere. Lo ha sottolineato anche l'Ordine dei  Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Modena:

"Chi aggredisce un medico aggredisce se stesso - ha detto il presidente dell'Ordine Carlo Curatola - Abbiamo bisogno della collaborazione e comprensione delle persone che curiamo, altrimenti il nostro lavoro diventa sempre più complicato. I nostri colleghi non sono soltanto stressati e sottopagati, ma adesso anche spaventati e sfiduciati. Per questo ci rivolgiamo alle istituzioni e alla politica: fate qualcosa e fatelo subito, perché questa situazione  sta mettendo a rischio il diritto alla salute dei cittadini".

La cronaca, in effetti, è piena di episodi. Per dare un quadro della situazione, benché parziale, da gennaio a maggio 2022 si contano 384 attacchi a medici, infermieri e ad altri professionisti in servizio nelle strutture sanitarie pubbliche di Milano e dell’hinterland: 2,5 al giorno.

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