Come in un film

Progettavano di evadere dal carcere con una corda da 44 metri fatta con gli elastici delle mascherine

Succede ad Alessandria. Gli agenti della Polizia Penitenziaria hanno trovato la rudimentale corda durante una perquisizione

Progettavano di evadere dal carcere con una corda da 44 metri fatta con gli elastici delle mascherine
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Avete presente i fratelli Dalton, i quattro furfanti (da strapazzo) dei fumetti di Lucky Luke, il cavaliere solitario? Erano famosi per le loro evasioni finite sempre malissimo, riportati in carcere dal protagonista della saga. Beh, probabilmente nemmeno loro quattro, nella grande fantasia con cui immaginavano la fuga, sarebbero arrivati a tanto. Sì, perché nel carcere di Alessandria è stata trovata una corda lunga 44 metri fatta... con gli elastici delle mascherine. E che con ogni probabilità sarebbe stata utilizzata per un tentativo di evasione. (foto copertina archivio)

Corda da 44 metri con gli elastici delle mascherine per evadere di prigione

L'incredibile ritrovamento è avvenuto nel corso di una perquisizione ordinaria all'interno della casa circondariale “Gennaro Cantiello e Sebastiano Gaeta” di Alessandria.

Il carcere di Alessandria

A lanciare l'allarme è stato Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sappe, il Sindacato di polizia penitenziaria, che ha parlato del potenziale rischio di un tentativo di evasione e delle condizioni di grande difficoltà nelle quali opera costantemente il personale del penitenziario piemontese (e non solo).

“Durante una perquisizione ordinaria, i poliziotti penitenziari hanno infatti trovato nascosta, nel magazzino di una Sezione detentiva, una rudimentale corda, lunga 44 metri, realizzata intrecciando i laccetti delle mascherine chirurgiche utilizzate durante la pandemia. Da tempo, nelle carceri di Alessandria si lavora sotto organico ma nonostante ciò, ancora una volta, si distingue il personale della Polizia Penitenziaria che con alta professionalità e senso del dovere garantisce la legalità negli Istituti Penitenziari".

"Ogni giorno la Polizia Penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per prevenire e contrastare eventi criminosi e delinquenziali nelle affollate Sezioni detentive delle carceri. Questo fa comprendere come l’attività di intelligence e di controllo del carcere da parte della Polizia Penitenziaria diviene fondamentale. Questo deve convincere sempre più sull’importanza da dedicare all’aggiornamento professionale dei poliziotti penitenziari, come ad esempio le attività finalizzate a prevenire i tentativi di introduzione di telefonini e droga in carcere, proprio in materia di contrasto all’uso ed al commercio di stupefacenti”.

L'evasione del boss che si cala con la corda

Di recente, peraltro, ha fatto parecchio discutere un'altra evasione, che ha visto protagonista Marco Raduano,  39enne boss della Sacra Corona Unita che scontava una condanna a 19 anni nel braccio di massima sicurezza di Badu 'e Carros, a Nuoro, che è evaso dal carcere  venerdì 24 febbraio 2023 calandosi con le lenzuola legate.

Proprio negli ultimi giorni sono stati arrestati un agente del penitenziario e la sorella di un detenuto, e altre quattro persone sono indagate, con l'accusa di avere fatto entrare telefoni cellulari oltre le sbarre. Si tratta di un'indagine nata prima dell'evasione di Raduano, ma che mostra le falle nel sistema di sicurezza del penitenziario sardo.

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