Prof delle medie arrestata per aver violentato un suo studente di 12 anni
Una vicenda che fa tornare con la memoria a quanto accaduto a Prato, dove una maestra di ripetizioni, nello stesso modo, era rimasta incinta di un 13enne.
Aveva indotto il suo alunno a compiere e subire atti sessuali, sia in classe che virtualmente con messaggi, video e audio su Whatsapp. Per queste ragioni un'insegnante delle scuole medie è stata arrestata con l'accusa di abusi e violenza sessuale nei confronti di uno studente di soli 12 anni. Una vicenda che ricorda da vicino quanto accaduto a Prato nel 2019, quando un'insegnante di ripetizioni, nel medesimo modo, era rimasta incinta di un 13enne.
Arrestata insegnante delle scuole medie: compiuti abusi sessuali su un 12enne
Sospesa dal ruolo e mandata agli arresti domiciliari. Sono state queste le sanzioni subite da un'insegnante di una scuola media della provincia di Benevento per aver abusato sessualmente di un suo alunno 12enne. La donna, residente ad Arpaia, nel Sannio, stando a quanto ricostruito dalle forze dell'Ordine avrebbe indotto il suo studente a compiere e subire atti sessuali, sia in classe che virtualmente con messaggi, video e audio su Whatsapp.
Il 12enne era soggiogato dall'insegnante
Il ragazzino era stato messo sotto pressione dalla sua professoressa attraverso un'opera di persuasione che la Procura di Benevento definisce "sottile e subdola" e instaurando col ragazzino un rapporto di "predilezione", al punto tale che i messaggi con l'insegnante andavano avanti anche fino a tarda notte. Per queste ragioni è stata accusata di violenza sessuale aggravata, con la Procura che ha chiesto e ottenuto dal gip i domiciliari.
Divieto assoluto di comunicare con minorenni
Le indagini sulla docente erano scattate alla fine di marzo, dopo la denuncia sia della preside dell'istituto scolastico di primo grado, sia dei genitori della giovanissima vittima. L'insegnante, come riferito da fonti del ministero dell'Istruzione, dopo la segnalazione della dirigente scolastica, era stata sospesa dal suo incarico.
Alla donna, ora ai domiciliari, è stato imposto il divieto assoluto di ogni forma di comunicazione con i minori con qualsiasi mezzo compreso telefonino, internet e social, poiché, secondo le indagini, non sarebbe in grado di autoregolare i propri impulsi sessuali.
A Prato un episodio simile, ma l'insegnante era rimasta incinta
La vicenda di Benevento porta con la memoria ad un episodio dalle dinamiche molto simili avvenuto a Prato nel 2019. Anche in questo caso una 34enne aveva abusato sessualmente di un ragazzo di 13 anni a cui faceva ripetizioni di inglese, sebbene poi le conseguenze erano state ancora ben peggiori. La docente, infatti, da quella relazione col suo studente era poi rimasta incinta.
Le indagini, in quel caso, erano scattate dopo una denuncia dei genitori, venuti a sapere della vicenda da un allenatore del ragazzo, col quale quest'ultimo si era sfogato. E' stata poi la corte d’appello di Firenze a condannare a sei anni, cinque mesi e quindici giorni di arresti domiciliari la donna riconosciuta colpevole di violenza sessuale. Il test del Dna aveva infine attribuito all'adolescente la paternità del figlio avuto dall'insegnante di ripetizioni.
Stando alla ricostruzione dei fatti, la 34enne avrebbe rivelato al 13enne di essere incinta di lui solo tramite Facebook e già quando la gravidanza era avanzata, momento in cui abortire non era più possibile. L'insegnante di ripetizioni, tra le altre cose, provava una gelosia ossessiva nei suoi confronti, al punto tale che nelle loro chat di Facebook lei, avendo saputo che il 13enne stava frequentando una sua amica di scuola, era arrivata a scrivergli che si sarebbe tolta la vita.