La stagione venatoria si è aperta con due gravi incidenti nel suo primissimo giorno. Nel giro di poche ore, domenica 21 settembre 2025, tra Piemonte e Campania, si registrano già una vittima e un ferito.
Cacciatore morto a Cuneo
A Carrù, in località Bordino, in provincia di Cuneo (Piemonte) un colpo di fucile ha stroncato la vita di Daniele Barolo, 46 anni, agricoltore e padre di due figlie. Come riportato da Prima La Riviera, l’uomo stava partecipando a una battuta al cinghiale insieme a un gruppo di amici quando uno dei compagni, nel mirare a un animale nella boscaglia, lo ha colpito al petto.

I soccorritori del 118, arrivati insieme ai carabinieri, non hanno potuto fare nulla: Barolo è morto sul colpo. La sua salma è stata portata al cimitero di Carrù, a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre l’arma è stata sequestrata per accertamenti.
L’Associazione italiana difesa animali e ambiente (AIDAA) ha annunciato la presentazione di un esposto alla procura di Cuneo, chiedendo indagini approfondite sulle responsabilità dirette o indirette della tragedia.
Ferito un 39enne in provincia di Napoli
Sempre nella mattina di domenica, un altro grave episodio è avvenuto a Vico Equense, in località Monte Comune, in provincia di Napoli (Campania). Un 39enne è stato raggiunto al volto da pallini da caccia e trasportato d’urgenza all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. L’uomo per fortuna ha riportato soltanto delle escoriazioni giudicate guaribili in dieci giorni.
Secondo le prime ricostruzioni, potrebbe essere stato colpito da un altro cacciatore che lo avrebbe scambiato per una preda. L’autore dello sparo, però, non è stato ancora identificato. Le indagini sono in corso da parte dei carabinieri di Vico Equense.
Polemiche e richieste di abolizione
Gli incidenti hanno subito alimentato polemiche. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, ha definito la caccia “una pratica crudele, anacronistica e pericolosa”, sottolineando come ogni anno costi la vita a milioni di animali e a un numero non trascurabile di persone.
“Primo giorno, primo morto. Non c’è da stupirsi se alla fine i cacciatori finiscono per spararsi tra loro”, ha dichiarato, rinnovando l’appello all’abolizione definitiva della caccia in Italia.