Un altro episodio violento

Preso a pugni da un paziente, medico perde conoscenza

L'ennesimo caso di violenza in un ospedale italiano

Preso a pugni da un paziente, medico perde conoscenza
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Ennesimo episodio di violenza a danno del personale sanitario in ospedale: nella giornata di ieri, a Lecce, mercoledì 8 febbraio 2023, un medico è stato colpito in pieno volto da un pugno, che gli ha fatto perdere conoscenza, sferrato da un nigeriano di 31 anni.

Violenza fuori controllo

Si tratta di una vera e propria escalation di violenza, esplosa con l'episodio nei corridoi del nosocomio. Il 6 febbraio, a Otranto, il commissariato era intervenuto già sulle intemperanze del 31enne che aveva minacciato alcuni connazionali. In serata ancora problemi, perché l'autore del gesto violento aveva aggredito anche un cameriere sul lungomare. Portato nuovamente in commissariato e denunciato a piede libero, gli agenti hanno cercato un posto in cui far pernottare il giovane senza fissa dimora.

Per questo, è stato accompagnato a Lecce, presso Masseria Ghermi, struttura comunale: nella notte, però, il nigeriano ha deciso di lasciare il ricovero e di tornare a Otranto chiedendo insistentemente soldi ai passanti. Ed ecco l'ennesimo intervento di giornata di polizia e carabinieri.  A quel punto, non riuscendo più a gestire l'uomo, si è proceduto con il trasferimento in ospedale a Scorrano, con un'ambulanza del 118, per un eventuale trattamento sanitario obbligatorio, dato il forte stato d’agitazione in cui il paziente versava.

Nella mattinata di ieri l'atto finale: il pugno sferrato al medico del pronto soccorso, il quale ha riportato un trauma commotivo. E ancora, in ospedale, sono arrivati i carabinieri della stazione di Scorrano, i quali hanno fermato il 31enne e l’hanno condotto (nuovamente) in caserma. L'uomo è stato arrestato per interruzione di pubblico servizio e resistenza e violenza a pubblico ufficiale nei confronti del personale sanitario. Si trova in carcere.

Ospedale devastato: 50mila euro di danni

E non è certo un caso isolato. Soltanto pochi giorni fa, all'ospedale Maggiore di Lodi, giovedì 2 febbraio 2023, un paziente ha dato in escandescenze distruggendo il Pronto soccorso nella notte.

L'uomo è stato bloccato dagli agenti della Polizia - giunti sul posto con tre volanti -  e da una guardia giurata in pochi istanti, nei quali però ha combinato parecchi disastri. Un elettrocardiografo, due monitor e un carrello, alcune sedie e scrivanie sono stati distrutti o seriamente danneggiati: il danno è stimato intorno ai 50.000 euro.

Fortunatamente non ci sono state conseguenze per le persone. In quel momento c'erano in attesa una trentina di persone, che sono state subito messe in sicurezza dal personale del nosocomio lodigiano. Nel video - registrato probabilmente da uno di loro o da un operatore sanitario - si sente più volte chiedere "gli altri pazienti stanno bene?".

Una volta che la situazione si è normalizzata, il paziente è stato i trasferito in ospedale a Codogno per controlli approfonditi e denunciato per danneggiamenti.

Ps messo a ferro e fuoco dai parenti

Non c'è solo l'escalation di violenza dei pazienti, la cronaca recente ci racconta anche casi in cui sono i parenti a perdere le staffe. Come quanto avvenuto a ottobre 2022, a Carpi, nel Modenese, dove i congiunti di alcuni ragazzi feriti in un incidente stradale hanno messo a ferro e fuoco il Pronto soccorso dell'ospedale, aggredendo il personale sanitario, per chiedere che i loro cari passassero avanti a tutti gli altri malati.

Parenti fuori controllo a Carpi

Parliamo di un "branco" di una trentina di persone del tutto fuori controllo.

Si tratta soltanto di alcuni esempi recenti: la cronaca è infatti costellata di questi accadimenti da nord a sud del Paese.

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