A Vicenza

Positiva al Covid-19, ora è in terapia intensiva: grave una bambina di 8 anni

L'ingresso in ospedale con sintomi di vomito e diarrea, poi il peggioramento delle condizioni di salute e il subentro di uno stato di shock.

Positiva al Covid-19, ora è in terapia intensiva: grave una bambina di 8 anni
Pubblicato:
Aggiornato:

Era entrata in ospedale con sintomi di vomito e diarrea, poi le sue condizioni di salute sono peggiorate rapidamente facendo subentrare persino uno stato di shock. E' grave una bambina di 8 anni ricoverata in terapia intensiva all'ospedale San Bartolo di Vicenza: il ricovero è stato reso necessario a causa della positività al Covid-19 che le ha provocato un'importante insufficienza respiratoria.

I medici dell'Ulss8, però, avvertono che la positività  non avrebbe influito ulteriormente sul suo quadro clinico critico, dovuto a quanto trapelato a pregresse patologie.

Positiva al Covid-19, ora è in terapia intensiva: grave una bambina di 8 anni

Sta creando particolare preoccupazione la vicenda che ha riguardato una bambina di 8 anni, ricoverata ora all'ospedale dopo la positività al Covid-19. Come raccontato da Prima Vicenza, le condizioni di salute della piccola sono peggiorate rapidamente, tanto da soffrire di un'importante insufficienza respiratoria.

La bambina era arrivata all’ospedale San Bortolo di Vicenza nella notte tra domenica 26 e lunedì 27 giugno 2022: risultata positiva al virus, il suo quadro clinico si è aggravato rapidamente facendo subentrare uno stato di shock acuto. La bimba era entrata in ospedale con sintomi di vomito e diarrea, ma poi le cose si sono complicate ulteriormente. La situazione era apparsa fin da subito drammatica tanto che i medici hanno deciso di intubarla.

Non è ancora chiaro se a ridurla in gravi condizioni è stato il Covid in una delle sue ultime sottovarianti molto contagiose. Sono in corso gli esami, all’interno del laboratorio di microbiologia, per capire con certezza la causa patologica che ha scatenato la crisi multi-organo. Potrebbe trattarsi di una violenta infezione batterica sulla quale si sarebbe sovrapposto anche il Covid.

A Milano i reparti Covid sono tornati alla saturazione

Intanto, nella sempre emblematica Milano, i reparti dell'ospedale San Paolo, uno dei più importanti della metropoli, sono pieni. Numericamente i 24 posti disponibili per curare i pazienti Covid, nel nosocomio, sono occupati. Nessuno, tuttavia, è in terapia intensiva. E' un po' la sintesi della situazione che si sta vivendo in Lombardia, e anche nel resto d'Italia, con questa ondata estiva di Covid, trainata dall'ultima variante Omicron.

Si tratta di una variante molto contagiosa, come è ben noto, la cui diffusione inizia ad avere un impatto anche sugli ospedali.

"Abbiamo saturato completamente i posti di due reparti. Si tratta di pazienti dai 60 ai 70 anni, e hanno bisogno di ossigeno visto che hanno polmoniti", confermano dall'ospedale.

La buona notizia, se così si può dire, è che i pazienti ci sono ma non sono molto gravi. Al San Paolo, infatti, resta vuoto il reparto di Terapia intensiva grazie alle vaccinazioni. In Lombardia in generale è occupato l'1% dei posti letto Covid in Terapia intensiva contro il 3% in Italia.

Seguici sui nostri canali