Poliziotto accoltellato in stazione a Lambrate: 70 trasfusioni e cinque arresti cardiaci. Lotta ancora per la vita
Stava tentando di bloccare un uomo che lanciava pietre contro treni e persone, quando quest'ultimo ha estratto un coltello e l'ha colpito
E' ancora grave l'agente di polizia, Christian Di Martino, accoltellato a Lambrate, poco dopo la mezzanotte di giovedì 9 aprile 2024, nei pressi della stazione milanese. Insieme ai colleghi era intervenuto dopo la segnalazione di una donna, che ha denunciato un 37enne marocchino che stava lanciando pietre contro treni e passanti. La stessa 55enne è stata colpita alla testa da un sasso e condotta in ospedale.
Nel tentativo di bloccare l'uomo, in evidente stato di alterazione, si è scatenata una colluttazione con gli agenti: uno di loro ha rimediato tre coltellate che hanno causato un'emorragia interna. Le sue condizioni sono parse gravi sin da subito.
Agente accoltellato nella notte alla stazione di Lambrate: è grave
Un uomo, 37enne marocchino già noto alle forze dell'ordine per reati contro le persone e il patrimonio e resistenza a pubblico ufficiale, si è messo a lanciare pietre contro i treni durante la notte appena trascorsa, alla stazione di Lambrate. Una signora presente, colpita a propria volta dai sassi, ha allertato la polizia.
Tre fendenti durante l'arresto
Gli agenti lo hanno raggiunto e colpito con il taser, ma l'uomo è riuscito comunque a estrarre un coltello e centrare per 3 volte alla schiena il 35enne Di Martino. Probabilmente il giubbotto che indossava ha reso blanda o inefficace la scarica, facendo da scudo. Il poliziotto è stato trasportato in condizioni gravi all'ospedale Niguarda dove è stato operato d'urgenza a causa di un'emorragia derivata dalla lesione di alcuni organi. Il 37enne è stato arrestato e si trova a San Vittore.
Per i medici, che stanno facendo il possibile per salvare il poliziotto ferito, la situazione è grave: il 35enne è considerato ancora in pericolo di vita dai sanitari. La grave situazione ha comportato settanta trasfusioni, trenta di plasma e quaranta di sangue. Sembrerebbe che abbia subito cinque arresti cardiaci.
Soccorsi, anche se feriti lievemente, anche i suoi colleghi e la donna che ha dato l'allarme.
Proteggerlo da sé stesso
Pare che De Martino abbia tentato di proteggere da sé stesso il suo aggressore, totalmente fuori controllo, che correva sui binari, impedendogli di lanciarsi contro un treno.
Le reazioni
Tra le reazioni anche quella dell'ex sindaca Letizia Moratti:
"Sono vicina al vice ispettore della Polizia di Stato Christian Di Martino e mi auguro che per lui ci sia una pronta guarigione e che possa presto tornare in servizio. L’attuale situazione della sicurezza a Milano e quanto accaduto nella stazione di Lambrate meritano una riflessione che non può più essere rinviata e il sindaco Sala ne deve prendere coscienza. L’abnegazione e lo spirito di servizio dei nostri uomini e donne in divisa non possono essere messi a rischio della vita da un’escalation di violenza e degrado che ormai ha superato il limite. Nelle stazioni e in altre zone della città, da quelle centrali a quelle periferiche è arrivato il momento di dare un segnale forte. Il sindaco si attivi con riunioni quotidiane, anche due volte al giorno come facevo io durante il mio mandato da primo cittadino, per risolvere una situazione che mette a repentaglio la sicurezza di tutti e che una città come Milano non merita".
Indignazione di Salvini, le parole del governatore lombardo Fontana
Commenta con indignazione la notizia il vicepremier, leader della Lega, Matteo Salvini:
"Milano, marocchino clandestino, pluripregiudicato, lancia pietre dall'alto colpendo una donna, poi resiste al taser e accoltella i poliziotti. Un DELINQUENTE che merita di essere rispedito al suo Paese al più presto. Tutta la mia vicinanza al vice ispettore di Polizia che lotta per la propria vita, ai suoi famigliari e ai suoi colleghi".
Milano, marocchino clandestino, pluripregiudicato, lancia pietre dall'alto colpendo una donna, poi resiste al taser e accoltella i poliziotti.
Un DELINQUENTE che merita di essere rispedito al suo Paese al più presto.
Tutta la mia vicinanza al vice ispettore di Polizia che lotta… pic.twitter.com/HMyoO8Dw4t— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) May 9, 2024
A stretto giro è stata diffusa anche una nota del Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana:
"Sono in continuo contatto con l’Ospedale Niguarda dove il vice ispettore Christian Di Martino ha ricevuto una lunga e delicata operazione, a causa delle gravi ferite riportate dopo essere stato accoltellato la scorsa notte da un uomo di origini marocchine alla stazione di Lambrate. È l’ennesimo grave e inaccettabile episodio a Milano per il quale a pagare sono le nostre Forze dell’Ordine impegnate ogni giorno a garantire la sicurezza dei cittadini. La mia vicinanza - conclude il governatore - alla famiglia e ai colleghi della Polizia di Stato. Forza Christian”!
Il sindaco Sala attacca il Governo
Anche il sindaco Giuseppe Sala commenta l'episodio di stamattina e punta il dito contro il governo: "Il nostro Governo, visto che qualche esponente dei partiti di maggioranza butta la croce addosso a Milano e a me, faccia un esame di coscienza e si chieda perché non fa il proprio dovere": L'uomo aveva già un provvedimento di espulsione.
"È un problema di sicurezza - ha continuato Sala - però vediamo questo caso nella sua dinamica e nella sua storia. La persona che ha colpito era stata fermata qualche giorno fa su un treno con una lama, eppure era in giro. Aveva ricevuto un provvedimento di espulsione da tempo firmato dal prefetto di Avellino ed era ancora in Italia. Io penso che i delinquenti acclarati devono essere rimpatriati però intendiamoci, il punto è chi fa che cosa. Se c’è un provvedimento di espulsione il dovere è eseguirlo. Altrimenti chi ci rimette sono le forze dell’ordine o i cittadini. Quindi in questo caso la responsabilità è chiara di chi è. Però questo non è un caso isolato qui ormai l’idea è che tanto non succede nulla e che tanto si può delinquere. Quindi ci deve essere certezza della pena e chi sbaglia deve pagare. Altrimenti sono sempre le città e i cittadini a pagarne le conseguenze e non va bene", ha detto il sindaco commentando le critiche mosse dal centrodestra all'amministrazione comunale dopo l'accoltellamento .
I provvedimenti espulsione
A carico dell'irregolare 37enne, il Prefetto di Napoli aveva adottato due provvedimenti di espulsione rispettivamente nel 2004 e nel 2012; provvedimento di espulsione, inoltre, era stato emesso, nei suoi confronti, dal Prefetto di Avellino, a luglio 2023 quando, considerata l’indisponibilità di posti nel Cpr, è stata data esecuzione mediante Ordine del Questore di Avellino a lasciare il territorio nazionale entro sette giorni.
Durante la sua permanenza in Italia, il 37enne è stato rintracciato e controllato per lo più sul territorio della Campania ma la sua presenza non è mai stata segnala a Milano. L’Ufficio Immigrazione della Questura di Avellino aveva attivato, nel 2021, le procedure di identificazione presso il consolato marocchino, con esito negativo, in quanto la richiesta non ha avuto riscontri dall’Autorità diplomatica del paese.