Il paradosso dopo la follia

Perché l'irregolare che ha aggredito sei persone in Stazione Centrale a Milano non può essere espulso

Abrahman  Rhasi è un richiedente asilo: la richiesta è stata presentata in Germania

Perché l'irregolare che ha aggredito sei persone in Stazione Centrale a Milano non può essere espulso
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La vicenda ha sconvolto un po' tutti. Un giovane di 23 anni in Stazione Centrale a Milano, lunedì 6 marzo 2023  ha aggredito sei persone, accoltellandone cinque. E gli sviluppi sono abbastanza incredibili. Sì, perché il soggetto in questione era già stato fermato un mese fa, ma era a piede libero. E soprattutto, pur essendo irregolare sul suolo italiano, non può essere espulso.

Ha aggredito sei persone, ma non può essere espulso anche se è irregolare

La motivazione si perde dentro un dedalo di leggi e cavilli. Fatto sta che Abrahman Rhasi, 23 anni, marocchino, irregolare sul suolo italiano, era già stato fermato per un furto con strappo il 6 febbraio 2023. Esattamente un mese prima del pomeriggio di follia in Stazione Centrale.

Il primo "incontro" con le Forze dell'ordine è avvenuto quella sera su un treno che ha appena lasciato la stazione di Porta Vittoria. Rhasi, anche quella sera (come domenica scorsa) in forte stato di alterazione, urla contro dei ragazzi e viene fermato dagli agenti della Polfer che lo fanno scendere a Rogoredo. Qui gli trovano in tasca un telefonino che non è suo: lo ha scippato poco prima a un 37enne su un bus della linea 90 di Milano. A quel punto scatta il fermo, mentre Abrahman viene accompagnato in ospedale (è ferito a una mano).

Dopo essere stato piantonato nella notte, viene dimesso e denunciato a piede libero per furto con strappo (non essendo stato colto in flagranza di reato).

Durante gli accertamenti da parte della Polizia appare un precedente fotosegnalamento  a Bochum, in Germania, dove è stato registrato come “richiedente protezione internazionale”». Dunque è un richiedente asilo e come tale non può essere espulso, anche se ha presentato domanda in Germania.

La follia in Centrale

Arriviamo quindi a lunedì 6 marzo 2023, quando il 23enne aggredisce sei persone, ferendone cinque con un'arma da taglio nei pressi della Stazione Centrale di Milano.

Una vicenda che ha fatto molto discutere e ha suscitato molte reazioni, tra cui quella del vicepremier Matteo Salvini, che anche oggi, a distanza di tre giorni, è tornato sull'argomento, parlando della necessità di un'espulsione che però - leggi alla mano - non può avvenire.

Chi è Abrahman  Rhasi

Rhasi è in Italia da non più di sei mesi, ma è irregolare (non risulta infatti un fotosegnalamento nel nostro Paese). Essendo però la Germania uno Stato di area Schengen tecnicamente risulta anche in Italia "pendente richiesta, in attesa di risoluzione". Dunque, può stare qui quanto gli pare.

Per l'Italia però è una sorta di "fantasma". Non si sa dove alloggi e dove dorma (forse in strada). Al momento è in carcere e la Procura vorrebbe tenerlo lì perché sussiste il rischio di reiterazione del reato. Anche perché ogni volta che è stato fermato il 23enne è risultato alterato da alcol o droga.  Ma c'è anche la possibilità di fuga, proprio per il suo status di "invisibile".

 

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