Tragedia a Scafati

Getta alcol nel camino di casa, bambino di 10 anni muore ustionato dal ritorno di fiamma

Pasquale, il bimbo vittima della terribile vicenda, è stato ricoverato per una settimana a Napoli, ma tre operazioni urgenti non sono riuscite a salvarlo

Getta alcol nel camino di casa, bambino di 10 anni muore ustionato dal ritorno di fiamma
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Una tragedia inspiegabile, assurda, terribile. Un bambino di soli dieci anni è morto a Scafati (Salerno) a causa delle gravissime ustioni riportate dal ritorno di fiamma del camino di casa, che stava alimentando con una bottiglietta d'alcol.

Butta alcol nel camino di casa, bimbo di 10 anni muore ustionato

Secondo quanto è stato ricostruito, il piccolo Pasquale si trovava in casa e stava alimentando il camino con una bottiglia di alcol. A un certo punto, però, si è verificato un violentissimo ritorno di fiamma, che ha travolto il bambino.

Il piccolo, soccorso immediatamente, è stato portato d'urgenza all'ospedale Santobono di Napoli con ustioni gravissime su tutto il corpo. Per una settimana i medici hanno tentato di salvargli la vita. Il piccolo è stato operato tre volte, ma alla fine Pasquale non ce l'ha fatta.

Una tragedia che ha sconvolto la comunità

La tragedia del piccolo Pasquale ha sconvolto la comunità di Scafati. Anche il sindaco Cristoforo Salvati ha lasciato un messaggio a nome della popolazione per la famiglia del bambino.

"Ci sono tragedie che non hanno una spiegazione. La morte del piccolo Pasquale mi ha distrutto. Allo zio Gennaro De Rosa va il mio abbraccio più forte e sincero. Non trovo le parole per la famiglia, non saprei cosa dire, io stesso non ho trattenuto le lacrime. Ciao piccolo Pasquale, sarai grande tra gli angeli".

Il precedente di Vincenzino

A esprimere sgomento e cordoglio è stato anche il parlamentare napoletano Francesco Emilio Borrelli, che ha ricordato anche un recente precedente.

Si tratta della storia del piccolo Vincenzino, nato il 12 marzo 2021. Il bimbo dopo soli quattro giorni di vita arrivò al Santobono con gravissime ustioni su tutto il corpo.  Sottoposto a delicatissimi interventi chirurgici -  tra cui un trapianto di cute autologa bio-ingegnerizzata personalizzata svolto in collaborazione con l'ospedale Pediatrico di Zurigo - ad agosto era stato dimesso.

Per l'episodio sono stati condannati in primo grado i genitori del piccolo.

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