Paga per un rapporto sessuale di due ore, ma arriva un parente e lei lo caccia prima: lui chiama i carabinieri, ma...
Incredibile a Vercelli: lei, prima di cacciarlo, gli aveva anche proposto un "buono" per tornare un'altra volta e concludere la prestazione...
Probabilmente anche i carabinieri, una volta terminato l'intervento, si saranno fatti quattro risate. Perché alle volte capita che vengano chiamati per dirimere situazioni decisamente inconsuete. E come in questo caso del tutto al di fuori dei loro compiti. Come quello effettuato dai militari del Norm di Vercelli nell'abitazione di una squillo piemontese.
Paga per un rapporto sessuale di due ore, ma arriva un parente e lei lo caccia
A chiedere l'intervento della Benemerita è stato un cliente 32enne, che si è sentito raggirato. Aveva infatti concordato con la donna il pagamento di 150 euro per un rapporto sessuale di due ore. Ma a un certo punto è arrivato il "terzo incomodo". Un parente della squillo è arrivato a casa e dunque lei non avrebbe potuto continuare nella sua prestazione. Così ha di fatto cacciato in fretta e furia l'uomo. Che non l'ha presa affatto bene.
Il "buono" per tornare
Il 32enne, dunque, voleva che la donna gli restituisse la metà del compenso - che aveva versato in anticipo - dato che la prestazione si era conclusa dopo un'ora e non dopo due come pattuito. Lei aveva provato anche a mediare, proponendo un "buono" per un'altra occasione (come quando si fa un reso al supermercato, insomma). Ma lui non ne ha voluto sapere (forse non si sarà trovato particolarmente bene, chissà), e ha deciso di chiamare i carabinieri.
Come è finita
La questione, naturalmente, non fa parte delle competenze dei carabinieri, che hanno cercato di calmare l'uomo e gli hanno spiegato che nessuno dei due aveva commesso atti illeciti e dunque non era possibile che loro intervenissero a favore dell'uno o dell'altra. E così, dopo un po', il 32enne ha capito che stava soltanto perdendo tempo ed è tornato a casa, probabilmente molto deluso...