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Ottantenne tenta di colpire la moglie con una mannaia. Altri femminicidi evitati in Lombardia, Veneto, Emilia e Lazio

Intanto, sarà sottoposto a perizia psichiatrica il 48enne che la notte del 19 dicembre scorso ha ucciso la moglie in provincia di Ascoli Piceno, Marche

Ottantenne tenta di colpire la moglie con una mannaia. Altri femminicidi evitati in Lombardia, Veneto, Emilia e Lazio
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Ancora una lunga serie di episodi di maltrattamenti e violenza sulle donne. E in alcuni casi si è andati a un passo dal femminicidio. Come a Pavia, Lombardia, dove un 81enne è stato arrestato dopo aver tentato di colpire a morte la moglie con una mannaia.

Ottantenne tenta di colpire la moglie con una mannaia

Come racconta Prima Pavia, nella serata di mercoledì 8 gennaio 2025, il coraggio di un figlio e la prontezza degli agenti hanno impedito che una lite domestica degenerasse in un omicidio. Un uomo di 81 anni è stato bloccato mentre brandiva una mannaia, pronto a colpire al collo la moglie. L'intervento della polizia ha evitato il peggio, portando all'arresto dell’anziano.

La vicenda è avvenuta intorno alle 21 in una casa del quartiere Vallone di Pavia. L’81enne, in preda a un raptus di violenza, ha afferrato una mannaia minacciando la moglie. Di fronte alla gravissima situazione, il figlio della coppia ha mantenuto il sangue freddo: si è barricato insieme alla madre in una stanza e ha contattato il 112. Grazie a un momento di distrazione del padre, il giovane è riuscito ad aprire la porta agli agenti, nel frattempo giunti sul posto.

Alla vista della polizia, l’anziano ha cercato di opporre resistenza, ma è stato bloccato e disarmato senza ulteriori conseguenze. Secondo quanto riferito dalla moglie, i maltrattamenti e gli insulti andavano avanti da anni.

Difende una ragazza dal suo ex e viene picchiato

Sono invece più giovani i protagonisti di un episodio di violenza a Preganziol, in provincia di Treviso, Veneto, dove un 39enne ha tentato di entrare di forza a casa della ex. Un 33enne si è però messo in mezzo per difenderla ed è stato aggredito.

Come racconta Prima Treviso, sul posto sono intervenuti i Carabinieri, che hanno prelevato il 39enne, di origine nordafricana, e lo hanno portato in caserma. Qui durante il fotosegnalamento l'uomo ha iniziato a agitarsi e opporre resistenza. I militari sono stati insultati, mentre il 39enne ha minacciato anche atti autolesionistici.

Il cittadino nordafricano è stato così arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Due anni di minacce e violenze

Un altro episodio viene dall'Emilia Romagna, e per la precisione da Casina in provincia di Reggio Emilia dove per circa due anni una donna sarebbe stata sottoposta a vessazioni causate da un’eccessiva e morbosa gelosia del marito che le ha impedito di uscire di casa da sola o di frequentare anche solo delle amiche e costringendola a svolgere  attività domestiche  secondo solo il suo giudizio

Situazione che è andata via via aggravandosi fino a vedere l’uomo usare anche violenza fisica nei confronti della moglie e minacciarla con frasi del tipo “Ti uccido” “sappi che la tua fine sarà entro fine anno” “ti taglio la testa come una capra”.

Finalmente, come racconta Prima Reggio Emilia, la moglie ha avuto il coraggio di denunciare e sulla questione sono intervenuti i Carabinieri. Per il marito è stata applicata la misura cautelare del divieto di avvicinamento con prescrizione di mantenere una distanza di almeno 2500 metri dalla vittima e di non comunicare in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo con la persona offesa.

Viola il divieto e si avvicina alla ex

Un grave episodio si è verificato invece a Viadana, in provincia di Mantova, ancora Lombardia, dove i Carabinieri hanno arrestato un 38enne per la violazione delle misure restrittive che gli erano state imposte nei confronti della sua ex moglie.

Come riporta Prima Mantova, lo scorso aprile, il Tribunale aveva imposto al 38enne di origine macedone un divieto di avvicinamento alla ex moglie, una connazionale di 34 anni, dopo che le indagini avevano fatto emergere episodi di maltrattamenti familiari. Come misura ulteriore di controllo, gli era stato applicato il braccialetto elettronico per monitorare i suoi movimenti.

Un segnale di allarme proveniente dal dispositivo elettronico è stato però trasmesso alla centrale operativa dei Carabinieri di Mantova, che hanno accertato la presenza dell’uomo vicino al posto di lavoro della 34enne. Per lui è scattato l'arresto.

Tre episodi di violenza in poche ore nel Lazio

Anche nel Lazio tre episodi hanno visto l'intervento dei Carabinieri di Civitavecchia, che hanno eseguito tre misure cautelari tra Ladispoli , Cerveteri e Santa Marinella in provincia di Roma.

Il servizio di Lazio Tv, televisione del gruppo Netweek:

Arrestato dopo una lite con la compagna

Un uomo di 32 anni è stato arrestato dalla polizia dopo una violenta lite con la compagna avvenuta nella loro abitazione, alla presenza dei figli di tre e sette anni. L’uomo è stato trasferito nel carcere Don Bosco di Pisa.

Come racconta Prima Firenze l'allarme è scattato grazie alla segnalazione dei vicini, che hanno chiamato il 112 dopo aver udito le urla provenire dall'appartamento situato in un condominio del centro cittadino. Gli agenti della Volante hanno trovato la donna scalza e visibilmente terrorizzata sul pianerottolo, mentre chiedeva aiuto. Entrati nell’abitazione, i poliziotti hanno constatato i segni inequivocabili della lite: cocci di vetro, mobili danneggiati e i due bambini spaventati e in lacrime.

Il 32enne, di nazionalità straniera, irregolare sul territorio italiano e con precedenti penali per spaccio, rissa e maltrattamenti in famiglia, è stato immediatamente fermato dagli agenti. La donna, invece, è stata condotta alla sezione specializzata della squadra mobile contro la violenza di genere, dove ha denunciato anni di vessazioni e abusi da parte del compagno. L'uomo ora dovrà rispondere di gravi accuse, tra cui maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate, mentre i servizi sociali sono stati allertati per prendersi cura dei due bambini.

Gli inquirenti hanno accertato che l'individuo era già stato responsabile di un grave episodio di violenza. Un episodio simile si era verificato nel 2022, quando la donna fu ricoverata in ospedale con ferite che le causarono alcuni giorni di coma.  In quell’occasione, la vittima aveva dichiarato di essere "caduta dalle scale". Le indagini proseguono per ricostruire tutti gli episodi di violenza subiti dalla vittima.

Femminicidio nelle Marche, disposta perizia psichiatrica

Verrà infine sottoposto a perizia psichiatrica Massimo Malavolta, il 48enne che la notte del 19 dicembre scorso ha ucciso la moglie Emanuela Massicci nella loro abitazione a Castignano, provincia di Ascoli Piceno, Marche. A stabilirlo la giudice delle indagini preliminari del tribunale di Ascoli Piceno, Annalisa Giusti. L'incarico sarà assegnato il 23 gennaio.

Dopo il femminicidio, l’uomo ha tentato di togliersi la vita. Emanuela Massicci è morta circa sette ore prima che il marito desse l’allarme (cosa avvenuta intorno alle 5.30 con una telefonata al padre).

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