Operaio muore mentre lavora sulla ferrovia per un malore un’ora prima dello stop al lavoro per il caldo
La tragedia è avvenuta a Macerata. La giornata caldissima e le condizioni ambientali estreme sollevano nuovi interrogativi sui provvedimenti

In un cantiere ferroviario a Sforzacosta, frazione di Macerata (Marche), dove un operaio di 51 anni, Savino Lettini, è morto a causa di un malore mentre lavorava all’elettrificazione della linea Macerata-Albacina. L’uomo si è accasciato a terra attorno alle 11:30, a poco più di un’ora dall’entrata in vigore del divieto regionale di lavorare nei cantieri durante le ore più calde della giornata, fissato tra le 12:30 e le 16 per l’ondata di calore che da giorni investe la regione. Un tragico incidente sul lavoro mortale che ha sollevato ulteriori dubbi sull'esposizione dei lavoratori nelle ore più calde della giornata.
L'accaduto
Secondo quanto riferito dai colleghi presenti sul posto, Lettini, originario di Trani e residente in Puglia, si è sentito male all’improvviso mentre stava operando sui binari in contrada Boschetto. I soccorsi sono giunti tempestivamente, ma non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Sul luogo della tragedia sono intervenuti anche gli agenti di polizia e il Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Spsal) dell’Azienda sanitaria territoriale di Macerata, che ha avviato gli accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica dell'accaduto.

Savino Lettini lavorava per conto di una ditta appaltatrice di Osimo impegnata nei lavori di ammodernamento della rete ferroviaria, appaltati da Rete Ferroviaria Italiana. Muratore di professione, era un lavoratore “trasfertista”. Il cantiere era operativo dallo scorso 8 giugno, quando la linea ferroviaria è stata sospesa per interventi infrastrutturali estivi.
Interrogativi sulle condizioni ambientali
In un primo momento si era pensato fosse caduto da un’impalcatura, ma poi è stato confermato il malore come causa della morte. La giornata caldissima e le condizioni ambientali estreme – al momento del decesso la temperatura superava i 35 gradi – sollevano interrogativi sull’esposizione degli operai e sulla sufficienza delle misure di prevenzione. Le autorità sanitarie e ispettive stanno valutando se le condizioni di lavoro possano aver influito sull’accaduto, considerato anche il recente provvedimento regionale contro i rischi da calore.
RFI ha espresso il proprio cordoglio con una nota ufficiale: "Esprimiamo profondo dolore per la scomparsa dell’operaio impegnato in un’area di lavoro lungo la linea Macerata-Albacina. La sicurezza nei cantieri è una nostra priorità e collaboreremo con le autorità competenti per accertare ogni responsabilità".