ASSALTO AL BUS

Omicidio volontario in concorso: fermati tre ultrà del Rieti di estrema Destra

Hanno 53, 31 e 20 anni. Rieti a porte chiuse per tutto il campionato. Intanto 180 tifosi del Napoli arrestati in Olanda per assembramento

Omicidio volontario in concorso: fermati tre ultrà del Rieti di estrema Destra

Tre ultrà della Sebastiani Rieti sono stati fermati con l’accusa di omicidio volontario in concorso per la morte di Raffaele Marianella, 65 anni, secondo autista del pullman dei tifosi del Pistoia Basket.

Raffaele Marianella

Omicidio, fermati ultrà del Pistoia di estrema destra

L’aggressione brutale è avvenuta domenica sera nei pressi dello svincolo di Contigliano, lungo la Rieti-Terni: sassi e mattoni lanciati contro il bus, uno dei quali ha sfondato il parabrezza, colpendo in pieno Marianella, morto sul colpo.

I fermati sono Alessandro Barberini (53 anni), Manuel Fortuna (31) e Kevin Pellecchia (20) – tutti appartenenti alla Curva Terminillo, frangia del tifo reatino.

Omicidio volontario in concorso: fermati tre ultrà del Pistoia di estrema Destra
Barberini, Fortuna e Pellecchia

Risultano tutti e tre legati a gruppi di estrema destra perché sui loro profili social compaiono immagini e simbologie fasciste.

Almeno due di loro, Barberini e Fortuna, fanno parte del gruppo “La Roccaforte Rieti”, associazione neofascista nota per alcune raccolte alimentari dedicate alle famiglie in difficoltà. Ma è specificato che si tratta solo di famiglie “reatine” e “italiane”.

Fortuna ha sempre parlato a nome della Roccaforte, è uno dei suoi membri più attivi. Sui social di Barberini, invece, oltre a manifesti della Roccaforte, ci sono immagini di Mussolini e altri richiami alla dittatura fascista.

Attualmente si trovano tutti e tre nella Casa Circondariale di Rieti a disposizione dell’autorità giudiziaria.

I primi disordini durante la partita

Le indagini, coordinate dal procuratore Paolo Auriemma, hanno portato al fermo nella giornata di lunedì 20 ottobre 2025 dopo gli interrogatori, le analisi dei video di sorveglianza e le testimonianze raccolte tra tifosi e agenti presenti al palazzetto.

Il vetro dell’autobus colpito

Un quarto ultrà è indagato a piede libero per favoreggiamento.

Secondo la ricostruzione della Questura di Rieti, il gruppo di ultrà avrebbe tentato più volte il contatto con i tifosi pistoiesi già durante la partita.

Fermati una prima volta all’interno del palasport dalle forze dell’ordine, i reatini avrebbero poi teso un agguato all’uscita.

Sono saliti in auto per poi inseguire il bus, anticipandolo, e si sono appostati in un tratto isolato e poco illuminato della superstrada, attendendo l’arrivo del bus per colpirlo.

Il tragitto dal palazzetto al punto dell’assalto:

Il Rieti giocherà a porte chiuse

L’indignazione del mondo sportivo è unanime. Il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro Gianni Petrucci ha parlato di assassini, annunciando un campionato a porte chiuse per tutte le partite casalinghe della Sebastiani Rieti.

Il provvedimento rimarrà in vigore almeno fino alla conclusione delle indagini. La società reatina, nel frattempo, ha diffuso un comunicato.

La Sebastiani si costituirà parte civile nei confronti dei presunti colpevoli. Il danno d’immagine e umano arrecato al nostro club è incalcolabile”.

La Procura federale ha aperto un’inchiesta interna e convocato la società laziale per mercoledì 22 ottobre presso la sede FIP di Roma.

180 tifosi del Napoli arrestati

Intanto, l’onda lunga della violenza sportiva non si ferma ai confini nazionali. A Eindhoven, in Olanda, circa 180 tifosi del Napoli sono stati arrestati nella serata di ieri per assembramento non autorizzato.

L’arresto si è verificato alla vigilia della sfida di Champions League contro il Psv, in programma questa sera alle 21.

Secondo quanto riportato dall’agenzia ANP, non si sono registrati scontri né feriti: la polizia olandese ha agito in via preventiva per impedire disordini.