Giallo con sorpresa

Omicidio-suicidio sull’Appennino: il 48enne ucciso dall’amico 77enne era il “Breaking bad” delle rapine

Aveva fatto notizia perché per i suoi colpi utilizzava anche una maschera professionale cinematografica

Omicidio-suicidio sull’Appennino: il 48enne ucciso dall’amico 77enne era il “Breaking bad” delle rapine
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Giovedì, sull’Appennino modenese, in una villetta sono stati ritrovati i corpi senza vita di due uomini, uno di 48 anni, l’altro di 77. E questa è l’unica certezza, perché sul giallo gli inquirenti ci vanno molto cauti: l'unica ipotesi al momento è che il più anziano abbia sparato all’amico per poi rivolgere la pistola contro se stesso.

Il perché resta al momento un mistero, così come lo sono i dettagli della relazione fra i due uomini. Quel che è sorprendentemente emerso, però, è il fatto che il più giovane dei due fosse un volto “noto” alle Forze dell’ordine, ma anche al grande pubblico, dato che qualche anno fa s’era conquistato gli “onori” della cronaca nazionale dopo esser stato smascherato (è proprio il caso di dirlo) come rapinatore di gioiellerie: eseguiva i colpi con una maschera che lo rendeva simile a Walter White, il baffuto protagonista della celebre serie tv Breaking bad.

Il 48enne ucciso dall’amico 77enne era il “Breaking bad” delle rapine

Insomma, continuano le indagini sulle due persone trovate morte in una villetta a Serramazzoni nel Modenese.

Claudio Belloi

Francesco Bordone, 48 anni, e Claudio Belloi, 77, sonop stati trovati senza vita a casa del secondo in via Belvedere.

Bordone è un personaggio davvero un po’ particolare. Intanto è figlio dell'ex presidente dell'Ordine Provinciale degli avvocati di Modena, ma poi era stato protagonista nel biennio 2016-2017 di diverse rapine e tentate rapine a gioiellerie del Riminese, dove viveva allora con la famiglia.

Aveva fatto notizia perché per i suoi colpi utilizzava anche una maschera professionale cinematografica capace di renderlo irriconoscibile. Indossandola, nell'ottobre 2017 venne ripreso a farsi aprire da un gioielliere poi aggredito e ferito. In un altro caso minacciò il proprietario usando come arma una balestra. Tutto andò avanti fino all'arresto sempre nel ottobre 2017.

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Scontata la pena, non molti mesi fa Bordone era arrivato senza la famiglia a Serramazzoni e aveva preso casa in affitto proprio da Belloi a cui aveva presto iniziato a dare una mano nelle questioni domestiche e con cui era diventato amico.

La villetta del ritrovamento

Il ritrovamento dei cadaveri è accaduto giovedì all’ora di pranzo, ma è probabile che la vicenda risalga al giorno prima: forse al termine di una lite il 77enne potrebbe avere sparato al collaboratore per poi scendere al piano terra e rivolgere la stessa arma regolarmente detenuta contro se stesso (ma è solo un'ipotesi che soltanto l'autopsia e gli esami balistici potranno confermare o smentire).

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