raccolte 134.000 firme

Omicidio nautico come quello stradale: petizione dopo la coppia uccisa dai turisti tedeschi sul Garda

La sottoscrizione è stata presentata al ministro della Giustizia Marta Cartabia. Sarà la volta buona?

Omicidio nautico come quello stradale: petizione dopo la coppia uccisa dai turisti tedeschi sul Garda
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Parificare l'omicidio nautico a quello stradale. Lo chiedono 134.000 cittadini che hanno sottoscritto la raccolta di firme promossa da Rossana Seccabiani Tatiana Tassi all'indomani della tragedia che era costata la vita  a Umberto Garzarella e Greta Nedrotti,  bresciani morti in un incidente sul lago di Garda il 19 giugno 2021, quando il gozzo in legno su cui si trovavano fu travolto dal motoscafo che trasportava i turisti tedeschi Patrick Kassen e Christian Teismann.

Omicidio nautico come quello stradale

Come racconta Prima Brescia, le firme sono state consegnate  al ministro d ella Giustizia Marta Cartabia dall'europarlamentare leghista Stefania Zambelli e da Elena Garzarella, sorella di Umberto. La petizione era stata lanciata su change.org nei giorni successivi alla tragedia  ed era   stata diretta anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alla (allora) cancelliera tedesca Angela Merkel.

"L'attuale legge non tutela adeguatamente nessuno di noi durante la navigazione - avevano dichiarato le promotrici della petizione - esponendoci al rischio di essere travolti ed uccisi da individui che, consci della disparità tra le loro azioni e le pene previste dalle leggi nautiche, si permettono di condurre le loro imbarcazioni, in stato di ebbrezza e a velocità folle. Questo è successo a Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, e i due tedeschi responsabili Christian Teismann e Patrick Kassen, hanno potuto subito dopo andarsene tranquillamente dall’Italia perché le leggi nautiche sono così inadeguate che non hanno permesso di arrestarli immediatamente".

 La tragedia di Greta e Umberto

Quella sera Greta e Umberto stavano navigando sulle acque del Garda a bordo di un gozzo in legno quando furono travolti dal motoscafo su cui viaggiavano   Kassen (che era alla guida del mezzo)  e  Teismann (il proprietario dell'imbarcazione). I due turisti, che in quel momento erano ubriachi (come documentato dal video registrato dalla telecamera di sorveglianza del rimessaggio nautico di Salò) e viaggiavano a una velocità più  alta di quella consentita in quel punto, poi se ne andarono senza prestare soccorso ai ragazzi, che persero la vita nell'incidente. Entrambi avevano sostenuto di non essersi accorti di aver centrato la barca di Greta e Umberto.

A fine marzo i due tedeschi sono stati condannati per omicidio colposo e naufragio colposo, ma non per l'omissione di soccorso. 

Omicidio stradale e omicidio nautico: come sono trattati oggi

Il reato di omicidio stradale è stato introdotto nel 2016. In precedenza questo tipo di fatto era perseguito col reato di omicidio colposo (pena da 6 mesi a 5 anni, art. 589 c.p.), che comunque prevedeva un'aggravante specifica per la violazione di norme stradali con pene aumentate da 2 a 7 anni, che potevano diventare da 3 a 10 anni se il colpevole fosse risultato in stato di ebbrezza grave o di alterazione da droga. Nel caso di morte o di lesioni a più persone, le pene potevano arrivare a 15 anni di carcere.

La nuova normativa, invece, prevede  la pena, senza aggravanti,  da 2 a 7 anni. Nel caso di abbrezza alcolica media o di guida imprudente si passa dai 5 ai 10 anni, per arrivare fino a pene di 12 anni in caso di stato ebrezza grave o guida sotto l’effetto di stupefacenti. Vi sono poi altri fattori che possono aumentare la pena, per arrivare fino a 18 anni. Uno di questi è l'omissione di soccorso.

E' inoltre previsto l'arresto in flagranza. 

L'omicidio nautico, invece, non è considerato un reato specifico ed è punito come omicidio colposo. In realtà il percorso prevedeva di procedere in maniera parallela con l'omicidio stradale, ma si è poi arenato. Il progetto di legge era poi stato presentato nel 2019, ma è rimasto bloccato. Ora arriverà da queste 134.000 firme la spinta decisiva?

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