STORIA CHE FA RIFLETTERE

Nonnina "fugge" dalla casa di riposo: "Voglio ancora essere libera"

La donna ha approfittato di una distrazione del personale della Rsa dove è ospitata ed andata dove passava le vacanze estive

Nonnina "fugge" dalla casa di riposo: "Voglio ancora essere libera"
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Una storia strappalacrime a ridosso delle festività pasquali. Una vicenda commuovente e che fa decisamente riflettere.

Perché quella della "nonnina" fuggita in questi giorni da una casa di riposo per il suo desiderio di libertà non può lasciare indifferenti.

La fuga dalla casa di riposo in cerca della libertà

La storia di questi giorni quasi da libro Cuore arriva dall'Emilia Romagna, da Faenza, dove una "nonnina" di 81 anni è di fatto "fuggita" dalla casa di riposo dove era ospite.

L'anziana è infatti quasi incredibilmente scappata da una Rsa appunto della città in provincia di Ravenna, è salita su un treno con destinazione la riviera, a Bellaria Igea Marina, un luogo che le riportava alla mente momenti di svago e spensieratezza, dov’era stata felice in vacanza.

Una volta arrivata sul lungomare, è passata prima all'hotel dove per tanti anni era stata in villeggiatura, poi, dal momento che la struttura non aveva ancora aperto per la stagione turistica, la donna si è rivolta al parroco della cittadina.

Un momento di distrazione e la fuga dalla Rsa

Stando a quanto si è potuto apprendere, la donna ha approfittato di una distrazione del personale della Rsa, dov’è ospitata per andarsene via poco dopo aver fatto colazione.

La donna si è vestita tutta "precisina" portando con sé la borsetta e un'inseparabile agendina dove da anni tiene annotati indirizzi e numeri di telefono importanti.

L’81enne si è poi diretta in stazione (neanche poi troppo vicina alla Rsa), ed è salita su un treno con regolare biglietto, per poi cambiare a Rimini, e scendere a Bellaria Igea Marina.

Il desiderio di vita, la "noia" delle minestrine

Una "fuga" che la "nonnina" (che nella vita lavorativa ha avuto ruoli dirigenziali in un'importante azienda) ha spiegato senza mezzi termini alle persone con cui si è trovata a parlare dopo aver lasciato la casa di riposo:

"In quel posto ci sono solo minestrine, mele lesse e gente che grida di notte invocando la madre".

Insomma, un desiderio di assaporare e gustare ancora la vita esterna, la quotidianità, l'aria aperta. Il tutto nonostante un bastone che è ormai un fedele "compagno" della giornata e una recente operazione all'anca che evidentemente non ha però assolutamente scoraggiato l'anziana signora.

Il finale della storia

E' stato proprio il parroco della località turistica a convincere l'81enne a fare avere a chi di dovere notizie di sé.

Inizialmente infatti la donna non voleva far sapere dove fosse. Un particolare che ha poi portato le forze dell'ordine ad accertarsi che l'anziana non avesse ricevuto maltrattamenti nella casa di riposo.

Un'ipotesi che sembra scongiurata anche se è emerso che la donna non sempre abbia momenti di lucidità, ma soprattutto senza terribilmente il distacco affettivo dei figli e dei parenti (a suo dire si fanno sentire poco o nulla e le attaccano il telefono in faccia), tanto da aver fatto più volte richiesta, invano, per l'assegnazione di una casa popolare.

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